educazione motoria
insegnante motoria scuola primaria

L’insegnamento dell’educazione motoria nella scuola primaria è iniziato e continua all’insegna del caos: come sappiamo, da quest’anno scolastico 2022/23, la legge di Bilancio 2022 ha previsto l’introduzione di tale materia nelle classi quinte, per poi estenderlo alle classi quarte dall’a.s. 2023/24. Non essendo, però, ancora bandito nessun concorso finalizzato al reclutamento di docenti di scienze motorie per questo segmento di istruzione, le scuole hanno avuto la possibilità di attingere sia alle graduatorie provinciali scolastiche che al personale interno, precario o già di ruolo. Nonostante le ultime indicazioni del Ministero, però, sembra che la confusione su questa procedura permanga ancora: di seguito il punto sulla questione.

Ore di programmazione obbligatorie per il docente di educazione motoria alla primaria

In un precedente articolo abbiamo illustrato le difficoltà che le scuole stanno affrontando nell’introdurre l’insegnamento dell’educazione motoria nella scuola primaria e come questa procedura si stia esplicando in modo disomogeneo sul territorio: in molti casi, gli istituti scolastici hanno preferito attingere al personale interno, di ruolo alla scuola secondaria e specializzato nella classe di concorso A048/49 piuttosto che reclutare docenti dalle graduatorie delle GPS. Questo a causa della difficoltà per i supplenti di poter completare il proprio orario di servizio con più spezzoni.

Lo scorso 5 ottobre si è tenuto un incontro tecnico tra l’Amministrazione e le Organizzazioni Sindacali, sulle “problematiche relative agli incarichi di educazione motoria nella scuola primaria”. In base a quanto ha riportato il sindacato Flc Cgil, il Ministero ha confermato le indicazioni contenute nella nota del Capo Dipartimento dello scorso 9 settembre: “ne consegue che i contratti stipulati devono essere inderogabilmente integrati con le ore di programmazione adottando i medesimi criteri utilizzati per gli altri docenti di scuola primaria. In caso contrario, evidenti condizioni di irregolarità porterebbero a un inevitabile contenzioso”.

I sindacati richiedono altri chiarimenti

Alla luce di quanto stabilito dal Ministero, pertanto, le organizzazioni sindacali hanno chiesto ulteriori indicazioni operative da destinare agli uffici scolastici periferici e alle scuole: in primo luogo, come integrare i contratti già stipulati con le ore di programmazione obbligatorie laddove non considerate? Secondo la Flc Cgil “è opportuno e necessario un monitoraggio, territorio per territorio, sulle operazioni di assegnazione dei “nuovi” docenti da parte degli Uffici periferici del Ministero e sul loro utilizzo nelle scuole, sul rispetto della norma contrattuale e sulle ricadute del “nuovo” insegnamento, anche attraverso il coinvolgimento diretto dei docenti delle classi e delle scuole interessate”.