Nomine supplenze per l’anno scolastico 2022/23, dopo l’incontro svoltosi la scorsa settimana, il Ministero dell’Istruzione e i sindacati si ritroveranno di fronte giovedì prossimo, 13 ottobre, per parlare delle Graduatorie Provinciali per le Supplenze: l’Amministrazione centrale, infatti, ha finalmente aperto un confronto tecnico sulle procedure informatizzate di nomina dei supplenti, anche e soprattutto alla luce del contestatissimo funzionamento dell’algoritmo che ha determinato l’assegnazione degli incarichi.
Nomine supplenze 2022/23, funzionamento algoritmo e correzione errori graduatorie: nuovo confronto MI-sindacati
A proposito del nuovo confronto, in programma il 13 ottobre, Flc-Cgil, in una nota informativa, ha illustrato quali sono le proposte che il sindacato, tenendo conto delle principali criticità rilevate, ha avanzato nei confronti del Ministero dell’Istruzione. Il prossimo confronto sarà incentrato sulle GPS e su tutti gli aspetti relativi al loro funzionamento: tempistica, compilazione, errori ricorrenti, regole che governano la gestione delle supplenze. Riportiamo, qui di seguito, le richieste che Flc-Cgil, insieme alle altre sigle sindacali, ha presentato al Ministero dell’Istruzione:
Corretta gestione delle riserve legate alla Legge 68/99 e delle altre riserve previste dalla normativa
L’obiettivo è quello di fare una sintesi equilibrata tra il diritto del riservista e quello di chi è inserito in una specifica graduatoria e fascia.
Gestione delle precedenze legate alla Legge 104/1992
Anche in questo caso, bisogna trovare l’equilibrio nell’applicazione della precedenza. L’obiettivo è quello di evitare che essa consenta di scavalcare intere graduatorie e relative fasce. Il sistema informatizzato deve riprodurre in maniera più fedele la gestione delle precedenze che si operava con le nomine in presenza.
Gestione degli spezzoni
Flc-Cgil ritiene indispensabile programmare il software in maniera da riuscire ad associare gli spezzoni sulla base delle richieste formulate dai lavoratori. Questo dovrebbe avvenire già nella fase informatizzata, diversamente i lavoratori saranno comunque penalizzati, in quanto, una volta terminato il turno, gli uffici potranno assegnare solo spezzoni residuali. Inoltre, si ritiene che si debba semplificare la richiesta di assegnazione degli spezzoni, rendendola più semplice e sintetica.
Sempre in merito al completamento: il combinato disposto del funzionamento del software, delle previsioni dell’OM 112 e della nota 28597 al punto 2.2 (il quale prevede che gli spezzoni fino a sei ore possano essere attribuiti ai supplenti che devono completare solo se provvisti di abilitazione) sta creando un forte disagio economico e sociale ai supplenti. Infatti, la rinuncia allo spezzone per il supplente non è possibile, in quanto sarebbe sanzionato. Il software non lo fa completare. L’Ordinanza Ministeriale N. 112 non prevede il frazionamento di posti interi e da ultimo l’accesso agli spezzoni di 6 ore rimane estremamente difficile. Molti lavoratori, di cui una parte considerevole sono donne e madri), in questo contesto, vengono costretti a lavorare con stipendi insostenibili per il caro vita e le spese che devono affrontare.
Inserimento dei posti disponibili
Questo rappresenta il punto cruciale delle operazioni informatizzate: senza un efficientamento di questo passaggio l’informatizzazione risulta monca. Per questa ragione, occorre velocizzare l’inserimento delle cattedre disponibili in organico di diritto (che residuano dopo le immissioni in ruolo e sono frutto di rinunce non comunicate) e l’inserimento e controllo dei posti disponibili in organico di fatto a cura delle scuole con un software efficiente e semplice. A tutto ciò si collega l’esigenza di una formazione del personale delle scuole e degli Uffici territoriali.
Inoltre, Flc-Cgil ha chiesto di sperimentare insieme al gestore le modifiche apportate al software, in pratica serve una fase di collaudo del sistema. È necessario avere delle garanzie sul funzionamento del software ed intervenire in caso di problemi prima che lo stesso venga usato ai lavoratori, non scoprire i problemi a procedura avviata.
Infine, occorre trovare il modo per rendere trasparente e tempestivo l’elenco delle sedi esprimibili, evitando il meccanismo della compilazione “al buio” delle istanze.