Pensioni opzione uomo
Mani, salvadanaio

Come abbiamo spesso ricordato all’interno dei nostri precedenti articoli, è sempre meno plausibile che il Governo riesca ad attuare la tanto attesa Riforma pensioni 2023, tuttavia stanno spuntando sempre nuove ipotesi per scongiurare il ritorno alla Legge Fornero e tra queste si è iniziato a parlare anche della cosiddetta Opzione uomo. In che cosa consisterebbe?

Lo scenario attuale

Tra pochi mesi scadranno molte delle misure oggi in vigore per uscire dal mondo del lavoro qualche anno in anticipo. Ciò significa, quindi che senza una riforma pensionistica o la proroga di alcuni degli attuali provvedimenti si tornerà esclusivamente alla Legge Fornero e, quindi, alla pensione di vecchiaia a 67 anni di età. Come, però, abbiamo già visto il prossimo Governo sembrerebbe essere intenzionato a mantenere alcune alternative. Fra queste si è sentito parlare di un rinnovo di Opzione donna che potrebbe diventare addirittura strutturale. Accanto a questa ipotesi, però, è emersa anche la cosiddetta Opzione uomo.

Riforma pensioni 2023: spunta l’ipotesi Opzione uomo

Secondo la leader di Fratelli d’Italia e candidata premier Giorgia Meloni, Opzione donna è una misura che non dovrebbe soltanto essere riconfermata, ma estesa addirittura agli uomini per cercare di appianare alcune delle attuali disparità del nostro sistema pensionistico. “Un meccanismo simile potrebbe essere studiato per le pensioni degli uomini” ha di fatto spiegato la Meloni.

Del resto stando sempre a quanto dichiarato dalla leader di Fratelli d’Italia, il sistema delle Quote degli ultimi anni non ha portato i risultati sperati. In più, bisognerebbe dare agli italiani la possibilità concreta, duratura e su base volontaria di lasciare il mondo del lavoro in anticipo in cambio, tuttavia, di una penalizzazione sull’assegno. Ed è proprio in questo senso che Opzione donna potrebbe rappresentare un punto di partenza da cui prendere le mosse per una misura di più ampio raggio.