Stiamo vivendo un momento storico di piena crisi economica ed energetica: lo scenario internazionale ha acutizzato il problema del reperimento e dello sfruttamento delle risorse energetiche, legate soprattutto al riscaldamento. I primi a farne le spese sono le tasche dei consumatori, che già risentono degli effetti del caro vita e del caro bollette: il governo Draghi ha avviato già un piano di decurtazioni rivolto al risparmio, finalizzato alla riduzione dei consumi. La scuola sarà coinvolta da queste misure? C’è chi sostiene che la settimana corta possa essere una possibile soluzione per risparmiare, mentre all’estero si sta pensando all’articolazione della settimana super corta, su soli 4 giorni.
La scuola riduce i giorni di apertura per la crisi economica?
In questo ultimo periodo si è discusso sulle ricadute che il piano di risparmio energetico avrà sulla scuola: verranno garantiti i riscaldamenti nelle aule o gli alunni e personale scolastico dovranno affrontare la stagione invernale al freddo? Si è ragionato anche sull’opportunità di introdurre la settimana corta in ogni istituzione scolastica: chiusura il sabato per ridurre i consumi. Dagli Stati Uniti arriva anche l’idea di una settimana ‘super corta’, articolata su 4 giorni, da lunedì a giovedì o dal martedì al venerdì: l’ulteriore giorno di chiusura viene recuperato con l’estensione dell’orario scolastico fino al pomeriggio.
Alcuni studi condotti dimostrano che non vi sono dati che confermano grandi vantaggi didattici e un miglioramento nello studio degli alunni: le motivazioni pertanto sarebbero solo di natura economica. Del resto lo stesso quotidiano britannico ‘The Guardian’, di recente, ha pubblicato un articolo in cui ha evidenziato che la riduzione di alcuni giorni di scuola negli USA corrisponda storicamente a momenti correlati a crisi economiche, come ad esempio la crisi degli anni ’30 o degli anni ’70.
Le rassicurazioni del presidente dell’ANP Giannelli
Il presidente dell’ANP Antonello Giannelli ha rassicurato che la scuola non subirà nessuna conseguenza del piano risparmi: “Il presidente del Consiglio e lo stesso ministro Bianchi hanno detto che le scuole non verranno interessate da alcuna decurtazione, quindi problemi dal punto di vista del riscaldamento non ce ne sono”, ha affermato in una recente intervista all’Adnkronos. Ha ricordato che “province, enti locali in genere hanno i finanziamenti da parte dello Stato per le scuole e anche per il riscaldamento. Certo, fare lezione il sabato significa spendere di più e se il sabato si tenesse chiuso, prolungando le lezioni negli altri giorni, ci sarebbe un risparmio di circa un sesto sulla bolletta”. Giannelli ha concluso precisando che la maggior parte degli istituti in Italia già attivano la settimana corta e che occorrerebbe un’analisi puntuale per constatare l’eventuale risparmio che ci potrebbe essere estendendola ad ogni scuola.