Il nuovo Governo di Giorgia Meloni è ufficialmente entrato in carica e sul fronte pensionistico la neo ministra del Lavoro Marina Calderone sembrerebbe avere già delineato una strada percorribile, quella della Quota flessibile. Vediamo subito di che cosa si tratta e come funzionerebbe.
Riforma pensioni: come funzionerebbe Quota flessibile?
A poche ore dall’insediamento del nuovo Governo, la neo ministra del Lavoro Marina Calderone sembrerebbe aver proposto sul fronte pensionistico la cosiddetta Quota flessibile. Ma di che cosa si tratta esattamente? In pratica, partendo dalle premesse delle scorse settimane riguardanti Opzione uomo e Quota 41 con soglia di età, la Calderone avrebbe delineato una nuova ipotesi che possa tener conto di tutte le principali esigenze dei lavoratori. Come si legge su Repubblica infatti, fra i progetti della ministra ci sarebbe anche l’intenzione di mandare in pensione 470 mila lavoratori tra i 61 e i 66 anni di età con un requisito contributivo minimo di 35 anni. L’obiettivo sarebbe, quindi, quello di dare ai lavoratori la possibilità di andare in pensione prima con la diretta conseguenza di creare nuovi posti di lavoro per i giovani.
Le parole della Calderone
Dopo il suo giuramento la nuova ministra del Lavoro Marina Calderone ha dichiarato: “Sono onorata e orgogliosa di poter mettere il mio impegno a disposizione del Paese”. Auspicando, quindi, ad un clima di dialogo e collaborazione generale. “Il momento che stiamo vivendo necessita di soluzioni frutto di un rinnovato dialogo sociale” ha aggiunto subito dopo. Da queste premesse ci si aspetta pertanto che riprenda il prima possibile il confronto con i sindacati su tutte le tematiche calde dell’ultimo periodo, compresa ovviamente anche quella del caro bollette.