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La misura del bonus 150 euro è prevista dal Decreto Aiuti ter: l’8 novembre prossimo, avrà inizio la conversione del decreto in legge ed è possibile che siano apportati dei cambiamenti alla misura. Di cosa si tratta? C’è speranza che l’indennità una tantum sia rinnovata? La premessa è che alcune modifiche, come riporta Money.it, sarebbero state promesse da esponenti del centrodestra in campagna elettorale. Però le risorse sono limitate, ha spiegato il nuovo Presidente del Consiglio, il che significa che non tutte le promesse potrebbero essere mantenute.

Bonus 150 euro: tra promesse e realtà

Le risorse economiche limitate lasciano pensare che difficilmente ci sarà un altro bonus 150 euro, dopo quello atteso per il mese di novembre. Per cui, resta solo da capire cosa potrebbe cambiare durante l’iter di conversione del decreto Aiuti ter per il bonus attualmente previsto.

Tra le proposte di Fratelli d’Italia in campagna elettorale c’era il rinnovo e l’aumento del bonus da 150 euro. Maurizio Leo, responsabile economico di FdI, in un’intervista rilasciata a Money.it, aveva dichiarato: “Valutare un aumento del nuovo bonus, che oggi è quantificato in 150 euro, per i redditi più bassi, se possibile portando più in alto anche il tetto di reddito“.

Possibili modifiche all’indennità

Quindi, in presenza di risorse, si pensava di rivedere i limiti di reddito (attualmente inferiori ai 20mila euro). In definitiva, dall’8 novembre, eventuali modifiche al bonus da 150 euro potrebbero essere:

  1. ampliamento dell’indennità anche a stagisti e tirocinanti;
  2. aumento dei limiti di reddito per erogare il bonus, che amplierebbe la platea dei beneficiari.

La realtà è che in assenza di risorse, sarà difficile che si verifichino entrambe le ipotesi. Il governo punterà a conservare quanti più soldi possibili per la legge di Bilancio, al fine di evitare un eccessivo aumento del deficit nel 2023. La risposta definitiva l’avremo con la conversione in legge del Decreto.