Permessi scuola

Scadrà il prossimo 15 novembre 2022 il termine per presentare le domande per la ottenere i permessi retribuiti per l’anno solare 2023, finalizzati a permettere la frequenza di corsi di studio. La misura prevede 150 ore individuali, sia per docenti ed educatori, che ATA. Sono destinatari tutti coloro che lavorano sia ad orario intero che in part-time, formalmente iscritti a corsi di studio (percorsi di laurea, diplomi, specializzazioni, qualifiche professionali, esami singoli o integrazione CFU, abilitazioni, master…).

Permessi diritto allo studio: normativa

Come prevede il CCNL 2016-2018 (articolo 22 comma 4 – b4) sono i Contratti Collettivi Integrativi Regionali (CCIR) a definire:

  • le tipologie dei corsi,
  • la ripartizione delle ore tra frequenza/esami/studio libero
  • l’ordine di priorità in base al quale vengono graduate le domande,
  • le quote-massime assegnabili in relazione alle tipologie stesse per consentire di soddisfare il maggior numero di richieste.

Le disposizioni sono di carattere generale e non precludono l’iscrizione alle università telematiche né quelle presso enti/organismi su piattaforma online, ma solo se riconosciuti dal Ministero. Indicazioni ARAN.

Permessi accordabili

I permessi accordabili, spiega la FLC CGIL, riguardano una percentuale di beneficiari non superiore al 3% dell’organico in servizio a livello provinciale (DPR 395/1988). In caso di trasferimento/assegnazione provvisoria da altra provincia l’interessato, cui sono stati già concessi i permessi, conserva la parte-oraria residua fino al 31 dicembre, senza che questo alteri il contingente disponibile nella nuova provincia. Il personale ATA può aumentare il punteggio, sfruttando questi permessi.

Per le modalità e la tempistica di inoltro della domanda, occorre fare riferimento agli Uffici Scolastici Regionali e Ambiti territorialmente competenti, dove possono essere previste clausole più estensive per il personale a tempo determinato, ma anche scadenze diverse per consentire la trasmissione degli elenchi in tempo utile da parte delle istituzioni scolastiche. Tutte le comunicazioni sono consultabili sui siti istituzionali.