Mobilità scuola: si è concluso con un nulla di fatto l’incontro che si è tenuto ieri, 9 novembre, tra i rappresentanti del Ministero dell’Istruzione e del Merito e le organizzazioni sindacali per il rinnovo del CCNI. Entrambi le parti restano ferme sulle proprie posizioni e non è stato ancora possibile trovare un accordo: ricordiamo che il Contratto Collettivo Nazionale Integrativo disciplinerà i prossimi movimenti del personale docente per gli anni scolastici 2023/24 e 2024/25. Di seguito facciamo il punto della questione.
Fumata nera per la mobilità della scuola
Si conclude con una fumata nera l’incontro tenutosi ieri pomeriggio tra la Direzione del Personale del Ministero e le Organizzazioni Sindacali sulle modifiche da apportare al CCNI sulla mobilità della scuola. L’Amministrazione ha ribadito l’intenzione di dare avvio alla procedura dei trasferimenti entro il prossimo febbraio. Il nodo centrale da sciogliere, però, rimane sempre la questione dei vincoli di permanenza nella sede di titolarità per il personale docente assunto in ruolo dal corrente anno scolastico 2022/23, in base a quanto previsto dal DL 36/2022.
Ricordiamo che tale decreto stabilisce un vincolo di tre anni nella sede in cui i docenti neoassunti a partire dal 2022 sono titolari: l’articolo 13 del Dlgs 59/2017, modificato dal DL 36/2022, tuttavia, fa riferimento agli insegnanti che si assumeranno dal 2022 in poi attraverso le procedure previste, procedure che però non si sono ancora avviate. Nessun vincolo, invece, sembrerebbe essere previsto per i docenti entrati in ruolo fino al 2021.
La posizione della CISL Scuola
In un comunicato stampa pubblicato subito dopo la fine dell’incontro, il sindacato della CISL Scuola ha sottolineato nuovamente la propria posizione di non accordo con quanto, invece, contenuto nella bozza del testo presentato alle organizzazioni sindacali sulla mobilità della scuola e confermato dall’Amministrazione nel corso della riunione di ieri. “Ancora una volta, la CISL Scuola ha ribadito di non ritenere applicabili ai docenti assunti nell’a.s. 2022/23 i vincoli di permanenza sulla sede assegnata derivanti dal DL.L36/22” si legge nel comunicato. “Ha proposto, pertanto, di apportare al CCNI 2022/2025 una modifica che preveda una disciplina circoscritta ai movimenti per l’anno 2023/24, in considerazione del non chiaro quadro normativo nonché in previsione delle possibili novità che potrebbero scaturire dalla trattativa per il rinnovo del CCNL”.
Lo stesso sindacato ci informa che l’Amministrazione si è riservato di approfondire le problematiche da esso presentate. Al momento, però, non si conosce la data di un ulteriore incontro, che tuttavia, in base alla timeline prevista dal ministero, non dovrebbe tardare ad arrivare.