annullamento algoritmo
annullamento algoritmo

L’algoritmo continua a far parlare di sè. Solo nelle scorse ore avevamo riportato come la questione degli errori generati nell’assegnazione degli incarichi a tempo determinato da Gps fosse approdata al Tar Campania, a seguito degli innumerevoli ricorsi presentati dagli insegnanti rimasti vittima da questo sistema di attribuzione delle supplenze.

Ciò dimostra come la ‘querelle’ si stia espandendo, tanto che, oltre a comparire nelle aule di tribunale e ad essere oggetto delle testate specificamente scolastiche, anche il TG5 oggi ne ha trattato nella rubrica ‘Indignato Speciale’.

“Un algoritmo che non tiene conto del merito”

Un gruppo di docenti di Napoli ha voluto portare la questione ai microfoni di canale 5, denunciando gli errori di quello che doveva essere un metodo semplificato di nomina dalle Gps, che al contrario ha lasciato a casa insegnanti con punteggio superiore a favore di colleghi con punteggio nettamente inferiore:

Un algoritmo che non tiene conto del merito e sceglie gli incarichi annuali in base ad un sistema casuale.

Non lavorare per un anno significa restare a casa, non avere punteggio ma soprattutto significa lasciare tante famiglie senza reddito. E questo non ce lo possiamo permettere.

Siamo indignati perchè questo sistema lede i diritti di noi docenti che siamo in graduatoria da tanti anni e che quest’anno siamo a casa.

Ma non lede solo i nostri diritti, ma anche i diritti di tutti quei bambini che sono a casa, che non hanno insegnanti di sostegno, perchè l’algoritmo ha assegnato incarichi a docenti non specializzati e spesso al loro primo incarico.”

Queste le parole dell’insegnante Eleonora Briganti in rappresentanza dei molti altri docenti ‘colpiti’ dall’algoritmo ‘pazzo’.

Gli insegnanti chiedono l’annullamento dell’algoritmo

Alla luce di tutti i citati problemi generati dall’algoritmo la docente intervistata, a nome di tutti gli altri colleghi coinvolti, ha espresso la richiesta di annullare questo sistema di attribuzione degli incarichi nonchè la possibilità di avviare una ‘class action’ nazionale con richiesta di risarcimento, essendo di fronte ad un’emergenza che riguarda gli insegnanti di tutta Italia.

Di fronte a queste proposte il Ministero dell’Istruzione si prenderà carico della problematica? Quali interventi metterà in atto per sanare questa situazione?