musei gratis
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Il nostro Paese è conosciuto in tutto il mondo per le bellezze artistiche e l’infinito patrimonio storico-culturale. Per promuovere la fruizione di tali beni, tutti i cittadini, in base all’età e allo status sociale, possono beneficiare di alcune agevolazioni: come abbiamo visto in un precedente articolo, ad esempio, i docenti, sia di ruolo che a tempo indeterminato, hanno la possibilità di entrare gratuitamente nei luoghi di interesse culturale statali. Ogni prima domenica del mese, inoltre, tutti possono usufruire dei musei gratis: il nuovo Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano ha espresso l’intenzione di ampliare tali opportunità: quali le possibili novità in arrivo?

Musei gratis non solo la prima domenica del mese

Il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, durante il question time alla Camera del 16 novembre scorso, ha confermato la volontà di promuovere il patrimonio storico, artistico e culturale del nostro Paese. Il Ministro, infatti, ha manifestato non solo l’intenzione di proseguire la linea del precedente governo, ma anche di ampliarla: oltre a mantenere i musei gratis la prima domenica di ogni mese, difatti vuole estendere la gratuità ad altre tre giornate simbolo, vale a dire il 4 novembre, il 25 aprile e il 2 giugno.

“La prima domenica del mese è gratuita per tutti. Io sono assolutamente intenzionato a mantenere questo regime – ha detto Sangiuliano – anzi voglio allargarlo a tre date simbolo della storia Repubblicana: il 25 aprile, il 2 giugno e il 4 novembre. Per fare in modo che in questi giorni i musei restino aperti e gratuiti” ha affermato il Ministro, così come riportato da “SKy Tg24”.  

Possibile introduzione di carte agevolate in base alla residenza

Il Capo del dicastero ha posto comunque un freno al beneficio in merito ai musei gratis, spiegandone il motivo: “Rendendo del tutto gratuito un museo – ha infatti affermato – poi si svilisce il valore dei beni che vengono conservati”. Inoltre, ha apportato anche motivazioni di natura economica: il Ministro ha sottolineato che prima dell’emergenza sanitaria il fatturato dei musei reso allo Stato era di circa 242 milioni di euro all’anno. Se li si rendesse del tutto gratuiti, occorrerebbe trovare la stessa somma per il bilancio dello Stato, cosa alquanto complessa per il governo.

Tuttavia, non ha escluso di poter introdurre delle agevolazioni per ogni cittadino in base alla residenza: “Noi possiamo valutare per i residenti di una città un sistema di carte agevolate – ha prospettato il Ministro – lavorando insieme agli enti locali, ai Comuni e alle Regioni, in modo che chi è residente nel Comune pagando un prezzo complessivo possa girare tutti i musei della sua città. Questa è una cosa che però si deve tecnicamente soppesare e valutare”.