Diplomati Magistrali spese legali
Diplomati Magistrali spese legali

Non se ne parla ormai molto dei Diplomati Magistrali, come se la loro causa fosse ormai definitivamente persa. La pioggia dei ricorsi negativi, d’altronde, non lascia adito a speranze di un cambio di rotta, almeno con riferimento al riconoscimento del diploma magistrale come titolo abilitante ai fini delle assunzioni a tempo indeterminato a pieno titolo.

Un riscatto, in un certo senso, per questa categoria di insegnanti, potrebbe essere il ritorno al doppio canale di reclutamento, di cui però si parla molto senza che vi siano certezze.

Nel frattempo l’esito negativo delle sentenze di merito sembra portare con sé lasciti amari. A distanza di tempo infatti dalla conclusione del ricorso giungono voci circa la condanna a dover pagare anche le spese legali.

Sette anni di lotta in tribunale

Facciamo un breve riassunto della storia dei diplomati magistrali.

Sono passati circa sette anni dai primi ricorsi avviati al Tar e al tribunale del lavoro. Pochissimi tra questi insegnanti si sono visti confermare il ruolo, mentre altr,i via via, sono stati ‘licenziati’ e depennati dalle Gae, continuando la vita da precari. Questo anche in virtù delle due adunanze plenarie del Consiglio di Stato che non hanno lasciato alcuno spiraglio.

Molti DM quindi, non vedendo altra via d’uscita, hanno preferito seguire la strada dei concorsi, l’unica attraverso la quale essere immessi in ruolo.

E ora anche la condanna alle spese legali

Oltre alla lunga lotta giudiziaria condotta dai Diplomati Magistrali, alcuni tra questi hanno ricevuto in questi giorni una brutta notizia. Si tratta della comunicazione di dover pagare le spese legali e giudiziarie a seguito della perdita del ricorso.

La nota positiva è che dai racconti emersi sul web si tratterebbe perlopiù di ricorsi collettivi, in modo che le spese possano essere divise tra i vari ricorrenti.

Non si tratta ovviamente di un’anomalia dato che la condanna alle spese solitamente segue la soccombenza della controversia, sebbene il Collegio abbia comunque facoltà di compensare le spese (interamente o in modo parziale) tra le parti.

Va inoltre aggiunto che l’ammontare delle spese legali e giudiziarie, qualora dovute, non può essere preventivato, essendo lasciato alla discrezionalità del collegio giudicante.

Inutile dire comunque come i DM in questione si sentano non solo danneggiati ma anche beffati.