open day scuola
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Anche quest’anno è giunto il momento da dedicare all’orientamento per gli studenti che il prossimo anno scolastico entreranno in un grado di istruzione diverso: in ogni scuola i docenti si attivano con varie iniziative per far conoscere e promuovere l’offerta formativa del proprio istituto. I mesi di dicembre e gennaio, infatti, sono cruciali per gli alunni e le loro famiglie: in molti prenderanno parte agli open day organizzati nelle scuole del territorio di appartenenza. I docenti sono obbligati a partecipare a questi incontri particolari, che il più delle volte si svolgono in orario pomeridiano?

L’open day per far conoscere a studenti e famiglie la realtà delle scuole

Qualche giorno fa si è svolta al Ministero un’informativa in riferimento alle iscrizioni alle scuole dell’infanzia, del primo e del secondo ciclo per l’a.s. 2023/24: le famiglie avranno tempo dal 9 al 30 gennaio 2023 per iscrivere i propri figli. Come già per l’anno scolastico precedente, anche per quest’anno tale procedura avverrà per via telematica, tramite SPID, per la scuola primaria, secondaria di I e II grado, ma resterà cartacea per l’infanzia.

È arrivato pertanto il momento per tutti gli studenti delle classi terminali di decidere in quale scuola inscriversi e come continuare il proprio percorso di studi: per questo ogni scuola organizza uno o più giornate di open day per dare la possibilità ad alunni e studenti di conoscere più da vicino la realtà scolastica che si potrebbe prospettare loro. In molti istituti, infatti, docenti e studenti frequentanti preparano varie attività laboratoriali e mini tour per far visitare gli spazi della scuola, promuoverne l’offerta formativa e far conoscere i vari indirizzi di studio presenti.

Obbligo per i docenti?

La maggior parte dei giorni di open day, però, viene organizzata in momenti fuori dall’orario di servizio dei docenti, o durante le ore pomeridiane o il sabato e la domenica, quando la scuola è chiusa. In questi casi si ha l’obbligo a prenderne parte? In linea di massima gli insegnanti partecipano su base volontaria, sotto richiesta del DS che invita loro a presentare la propria disponibilità. L’obbligatorietà alla partecipazione scatta qualora il Collegio dei docenti delibera e verbalizza l’organizzazione dell’orientamento che la scuola intende effettuare: in questo caso le attività in questione rientrerebbero nel PTOF di istituto.  

In genere è la funzione strumentale per l’orientamento che si occupa di gestire il tutto e i docenti maggiormente coinvolti sono quelli aventi le classi di passaggio: se previsto nella contrattazione di istituto, gli insegnanti che prestano ore extra possono usufruire della “flessibilità oraria” con scambi di ore o recupero.