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Come sappiamo, a partire dal 2023 il test d’ingresso di Medicina cambierà volto; a tal proposito nella giornata di mercoledì 30 novembre è stato pubblicato online il nuovo decreto ministeriale contenente le date ufficiali e la spiegazione dettagliata della struttura delle prove.

Medicina 2023: pubblicato il nuovo decreto

A partire dal 2023, il test d’ingresso di Medicina così come lo conosciamo andrà incontro ad alcuni significativi cambiamenti. La novità più importante è che la prova potrà essere ripetuta più volte. In questo modo, i candidati potranno scegliere di caricare al fine della realizzazione della graduatoria solo il punteggio migliore, all’interno delle finestre temporali utili.

Successivamente bisognerà attendere la pubblicazione della graduatoria nazionale che l’anno prossimo è prevista in anticipo rispetto al solito. Vale a dire il 5 settembre 2023. Così facendo, si andrà ad agevolare gli scorrimenti per permettere il corretto avvio dell’anno accademico. Ricordiamo inoltre che potranno iscriversi al test d’ingresso gli studenti iscritti all’ultimo o al penultimo anno delle scuole superiori. Tuttavia, quelli iscritti al penultimo anno dovranno attendere il 2024 per fare domanda di inserimento all’interno della graduatoria.

Date e strutta delle prove

Secondo quanto comunicato con il nuovo decreto, il test d’ingresso di Medicina 2023 si svolgerà nell’arco di due sessioni. La prima tra il 13 e il 22 aprile 2023 e la seconda tra il 15 e il 25 luglio 2023. I candidati potranno, quindi, iscriversi ai cosiddetti TOLC-MED tramite la piattaforma web del CISIA e le università dovranno consentire la registrazione almeno dal trentesimo giorno fino al decimo giorno prima della finestra di erogazione del test. Per le prove, gli studenti avranno a disposizione 90 minuti di tempo per risolvere 50 quesiti, distribuiti in 4 sezioni:

  • comprensione del testo e conoscenze acquisite negli studi;
  • biologia;
  • chimica e fisica;
  • matematica e ragionamento.

Per ulteriori informazioni e per conoscere il numero di posti disponibili bisognerà attendere un successivo decreto.