Tredici persone e quattro società sonno a rischio processo nel caso che riguarda la corruzione al Miur. Tangenti e regali per una cifra da capogiro: 3.201.933 di euro. Come riferisce Il Messaggero, sono queste le cifre che secondo la Procura di Roma, Federico Bianchi di Castelbianco avrebbe pagato a Giovanna Boda, ex capo del Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali del ministero dell’Istruzione. In cambio di cosa?
Tangenti al Miur: il caso
In cambio delle cifre versate tra il 2018 e il 2021, le aziende gestite da Bianchi avrebbero ottenuto affidamenti e incarichi dagli istituti scolastici per 23 milioni e mezzo di euro, dei quali 17 milioni effettivamente corrisposti. Per le persone coinvolte, il pubblico ministero Carlo Villani ha firmato una richiesta di rinvio a giudizio. Le accuse vanno dalla corruzione alla rivelazione del segreto d’ufficio. Secondo quanto emerso dalle indagini, Boda avrebbe ricevuto in regalo di tutto:
- un materasso ergonomico,
- una maxi fornitura di biscotti krumiri,
- lezioni di sci,
- un frigorifero per il suo ufficio al ministero,
- due autisti per sé e i suoi familiari,
- una baita in montagna da 500mila euro,
- una domestica per 3 anni,
- un viaggio a Lampedusa,
- un appartamento nel centro di Roma per i suoi genitori,
- contanti.
Non ne ha beneficiato solo la Boda
A rivelare alcuni dettagli è stata la segretaria della Boda, Valentina Franco, che ha chiesto il patteggiamento assieme ad altre cinque persone. Tra le altre cose, avrebbe dichiarato: “Il periodo in cui siamo stati senza stipendio, il pagamento ci veniva effettuato tramite bonifici dalle scuole, sul falso presupposto che avessimo svolto delle attività per i progetti. In realtà era il nostro stipendio per l’attività che svolgevamo a favore della Boda“.
Anche la storica dirigente del Miur, Lucrezia Stellacci è coinvolta. In veste di presidente nelle commissioni di valutazione dei progetti presentati dalle scuole, avrebbe ricevuto vantaggi economici per un importo complessivo di 40.293 euro, tra soggiorni in hotel e biglietti. Alessandro Ascoli, funzionario del Ministero, avrebbe invece ricevuto un motorino Honda e un computer.