Parlamento
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Legge di Bilancio 2023, dopo il sì ottenuto dalla Camera dei Deputati, anche il Senato della Repubblica ha dato il proprio libera alla nuova manovra finanziaria del governo Meloni. I sì sono stati 109, 76, invece, i voti contrari con un astenuto.

Legge di Bilancio 2023, è arrivato l’OK definitivo dal Senato

Il ministro dell’economia, Giancarlo Giorgetti, in una Nota, ha commentato così la manovra approvata definitivamente al Senato: “Sono soddisfatto di questa prima manovra economica. La considero una missione compiuta. Scritta in tempi record e in una situazione di contesto eccezionale non positivo, il bilancio che abbiamo presentato rispetta gli impegni presi con gli elettori e ha maturato prima la fiducia dei mercati e delle istituzioni europee e ora ancora più importante, quella del Parlamento. Prudenza, coerenza e responsabilità costruiscono fiducia. Avanti così”.

Tra i provvedimenti inclusi nella nuova manovra finanziaria, anche quello riguardante le pensioni anticipate. Quota 103, la nuova misura transitoria che va a prendere il posto di quota 100 riguarda solo chi ha almeno 41 anni di contributi e 62 anni di età. L’altra misura, Opzione Donna, offre questa possibilità solo per chi ha almeno 60 anni, l’età si riduce di uno o due anni solo in caso di figli. Le pensioni minime prevedono un aumento fino a 600 euro, ma solo per gli ultrasettantacinquenni e con una copertura limitata al 2023. 

Forte ridimensionamento per il reddito di cittadinanza: si va verso l’abolizione dal 2024. Il sussidio verrà erogato solo per sette mesi, il prossimo anno, ai circa 440 mila nuclei familiari che non hanno al loro interno un disabile, un minorenne, o un anziano. Tutti gli altri lo percepiranno solamente fino al 31 dicembre 2023, poi sarà abolito.