La scuola 2023 vede alcune novità e cambiamenti di rilievo per insegnanti, dirigenti, personale ATA e studenti. Si va dall’aumento degli stipendi, al ritorno della maturità del periodo pre-pandemia. Ma si parla anche di nuovi concorsi, nuova formazione e della nuova figura introdotta del docente tutor.
Scuola, cosa cambia nel 2023
I cambiamenti che investono la scuola e i suoi protagonisti in questo 2023 appena iniziato sono i seguenti:
- Aumento degli stipendi
- Riforma del sostegno
- Docente Tutor
- Nuovi concorsi
- La formazione
- L’esame di maturità
Aumento degli stipendi
Con il rinnovo contrattuale del comparto scuola (parte economica) tutti i dipendenti ricevono il tanto atteso aumento dello stipendio. In media l’aumento lordo è di 126 euro, ma poi varia in base al profilo, alla situazione personale e soprattutto al netto, come mostrano le tabelle elaborate. Ricordiamo che anche le tabelle al netto possono variare leggermente in base alla propria situazione personale.
Già nello stipendio di gennaio saranno visibili gli importi. In alcuni casi si somma anche l’aumento del taglio del cuneo fiscale (che probabilmente sarà recuperato leggermente in ritardo).
La riforma del sostegno
Il ministro dell’Istruzione e del Merito intende riformare il sostegno, anche se ancora non si conoscono i particolari del progetto. L’obiettivo è l’inclusione delle persone con disabilità, intervenendo su 4 fattori:
- continuità didattica
- aumento dei docenti di sostegno:
- formazione specializzata e uniforme.
- rimozione barriere architettoniche nelle scuole.
Il Docente Tutor
La figura del docente tutor ha già fatto discutere parecchio. L’obiettivo è essere un punto di riferimento, per un gruppo di studenti, col compito di aiutarli a rivedere le parti fondamentali di ogni E-Portfolio personale, essere di supporto alle famiglie nei momenti di scelta dei percorsi formativi e/o delle prospettive professionali.
Dai concorsi alla maturità
Il 2023 sarà anche l’anno del ritorno alla ‘vecchia’ maturità, quella prima della pandemia di Covid, e l’anno di nuovi concorsi e riforma della formazione.
Maturità 2023
- L’esame sarà costituito da due prove scritte e l’esame orale.
- La valutazione finale permetterà di ottenere un massimo di 100 punti da ripartire tra credito scolastico e prove.
- Cambierà anche la commissione e si torna a quella originaria: 3 commissari interni, 3 esterni e il/la presidente di commissione.
- L’alternanza scuola-lavoro non dovrebbe costituire requisito di ammissione.
I nuovi concorsi
Tra i bandi di concorso per la scuola previsti nel 2023, c’è quello per insegnanti di religione e quello per dirigenti scolastici (il più atteso).
Reclutamento nuovi docenti
Il percorso per diventare insegnanti si veste di nuovi abiti. La riforma del reclutamento prevede:
- un percorso universitario con l’acquisizione di 60 CFU/CFA.
- il superamento del concorso pubblico nazionale, su base regionale o interregionale
- il periodo di prova in servizio di un anno, con test finale e valutazione conclusiva.