La docente colpita mentre svolgeva lezione
La docente colpita mentre svolgeva lezione

La vicenda riguardante la professoressa che è stata colpita in classe da alcuni pallini sparati da una pistola ad aria compressa ha destato parecchio clamore: il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha voluto incontrare la dirigente scolastica della scuola di Rovigo, dove è avvenuto l’increscioso episodio. Il quotidiano ‘Repubblica’ ha intervistato la professoressa Maria Cristina Finatti.

Docente colpita ad un occhio da pallini di gomma, il racconto della professoressa Maria Cristina Finatti

Maria Cristina Finatti, docente presso l’Iss “Viola-Marchesini” di Rovigo, ha ricostruito quanto avvenuto quel giorno, martedì 11 ottobre: ‘In fondo alla classe c’era quello con la pistola, a fianco a me, alla mia destra, il compagno che doveva far partire il telefonino – racconta la prof alludendo alle riprese con lo smartphone da postare sui social – L’avevano appoggiato sul banco, e tenuto diritto da uno zaino. Avevano organizzato tutto. Hanno spinto uno dei ragazzi a sparare, lo dirà anche lui: ‘Mi hanno costretto’’, ha dichiarato a ‘Repubblica’ la docente.

Successivamente è stato sparato il secondo colpo e la professoressa continua il proprio racconto: ‘Ero seduta alla cattedra e ho sentito un dolore fortissimo. Mi sono alzata. Non avevo visto sparare, no. Non avevo visto neppure la pistola giocattolo’.

Dopo quanto avvenuto, la dirigente scolastica l’avrebbe invitata a tornarsene a casa: ‘Mi avevano sparato ed ero io il problema – ha spiegato Maria Cristina Finatti – sembrava fosse colpa mia, che avessi fatto male in classe. Non ha neppure chiamato i carabinieri. Avrei dovuto andarci io, con i pallini in mano. Invece li ho consegnati al vicepreside’. 

Intanto, i responsabili della vicenda avevano già postato il primo video su Whatsapp: ‘Il vicepreside l’ha visto subito – spiega la prof – ma non ha voluto mostrarmelo. Io l’ho recuperato dopo una settimana. Successivamente, è entrato nella lavatrice social e a gennaio è riesploso. Credo che senza video, e la pubblicità al caso che ha imposto, la vicenda degli spari si sarebbe chiusa. Oggi, dico, senza quelle immagini così plateali non saprei come difendermi’.

La professoressa ha intenzione di andare fino in fondo alla vicenda. Nell’intervista a ‘Repubblica’, afferma che la preside le ha tolto tre classi (su nove, ‘ho temuto che me le togliesse tutte’, ha precisato la prof). Secondo la docente, gli studenti l’hanno colpita per cercare follower, ‘la condivisione sui social. E subito dopo cercano i soldi – ha aggiunto Maria Cristina Finatti – Perché non hanno educazione, né un sentimento di riconoscimento del prossimo. Perché non si rendono conto di quello che fanno e io proprio non riesco a perdonarli‘.