Emendamenti scuola al decreto Milleproroghe, quella appena iniziata sarà la settimana decisiva per l’approvazione dei numerosi emendamenti ‘scolastici’ che riguardano, tra gli altri, la conferma dell’organico aggiuntivo docenti e ATA, la deroga sulla mobilità dei docenti neo assunti e le graduatorie del concorso ordinario e straordinario bis.
Emendamenti scuola al decreto Milleproroghe, il 7 e l’8 febbraio è previsto il voto
Le Commissioni Affari Costituzionali e Bilancio di Palazzo Madama dovrebbero iniziare le votazioni degli emendamenti al decreto Milleproroghe domani, martedì 7 febbraio 2023, alle ore 13. L’obiettivo sarebbe quello di chiudere le votazioni entro il giorno seguente, mercoledì 8 febbraio.
Il presidente Anief, Marcello Pacifico, ha sottolineato l’importanza dell’approvazione degli emendamenti presentati, in quanto produrrebbero effetti positivi immediati.Â
Organico aggiuntivo docenti e ATA, graduatorie concorsi e mobilitÃ
Basti pensare all’organico aggiuntivo del personale docente e ATA che, quest’anno è stato inspiegabilmente cancellato nonostante la sua fondamentale utilità per il funzionamento delle scuole; per non parlare dell’allargamento delle graduatorie per le immissioni in ruolo del concorso ordinario, straordinario bis e del corso concorso per i dirigenti scolastici. Senza dimenticare la deroga sui vincoli per la mobilità dei docenti neo assunti.
‘Non vi sono motivi ostativi o particolari – ha dichiarato il leader sindacale – contro la proroga del corso-concorso per diventare presidi, la conferma delle graduatorie concorsuali dei docenti, a partire dal concorso straordinario bis, come pure per la conferma dell’organico aggiuntivo per docenti e Ata fino al 30 giugno 2023′.
Pacifico ha sottolineato come quest’ultimo provvedimento darebbe una grossa mano al personale attuale: sarà difficilissimo, infatti, fronteggiare tutto il lavoro che sta arrivando nelle 8.300 scuole autonome per gestire i progetti del PNRR e permettere l’attuazione del piano di impulso UE almeno per il prossimo triennio, senza un personale aggiuntivo, tra docenti e ATA, di almeno 40mila unità ’.