A seguito dell’ennesimo suicidio che ha sconvolto il mondo universitario, il ministro Anna Maria Bernini ha manifestato apertamente la necessità di istituire degli sportelli psicologici presso tutti gli atenei, in modo tale da supportare i ragazzi in difficoltà e aiutarli a gestire il proprio percorso di studi.
Sportelli psicologici in tutte le università
Il ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini nel corso di un intervento al convegno nazionale della Società Italiana di Psicologia ha espresso apertamente la volontà di istituire degli sportelli psicologici presso tutti gli atenei, le accademie, i conservatori e gli istituti d’alta formazione con l’obiettivo di contrastare il fenomeno dei suicidi in ambito universitario, di cui l’episodio della studentessa che si è tolta la vita allo Iulm è solo la punta dell’iceberg.
Ormai da diversi anni, infatti, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha lanciato l’allarme circa l’elevato tasso di suicidi fra gli under 30. Una tendenza diffusa anche nel nostro Paese dove spesso e volentieri la causa del suicidio è associata alla paura del giudizio di parenti e amici a seguito del fallimento o dell’insuccesso accademico.
Le parole del ministro Bernini
“Ho dato mandato alle Direzioni di predisporre una proposta alle università per supportare le esigenze di ascolto e sostegno dei nostri ragazzi”. Ha dichiarato il ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini. “Il nostro obiettivo è sostenere chi ha bisogno, aiutare a capire che il merito è un percorso ed è soprattutto una conquista con se stessi, non il risultato di una sola performance” ha aggiunto.
Tra le cause del fenomeno la Bernini avrebbe indicato sia le difficoltà del periodo post Covid e quelle legate ad un mercato del lavoro ostico, sia quelle associate al timore del giudizio altrui. “Aumentano le fragilità legate al post Covid o alla necessità di misurarsi con un mercato del lavoro che richiede performance sempre più alte. Ma aumenta soprattutto il timore del giudizio negativo degli altri”. L’iniziativa non avrebbe tuttavia soltanto l’obiettivo di porre un freno ai suicidi, ma anche quello di portare all’attenzione di tutti il delicato tema della salute mentale dei ragazzi.