Il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio ha accolto il ricorso presentato da alcuni laureati in ingegneria (secondo il vecchio ordinamento) contro la decisione presa dall’USR Campania, nel novembre scorso, di escluderli dal concorso straordinario di cui al DDG N. 1081 del 6 maggio 2022 per la classe di concorso A027 Matematica e Fisica.
Il TAR del Lazio accoglie il ricorso dei laureati in ingegneria contro la loro esclusione dal concorso
Lo studio legale di Aldo Esposito e Ciro Santonicola rende nota la recente sentenza emessa dal Collegio (TAR Lazio, Roma, sezione III bis) contro la decisione dell’Ufficio Scolastico Regionale della Campania di escludere i laureati in ingegneria dal concorso, ritenendo che i medesimi non possedessero i requisiti per potervi partecipare.
Gli aspiranti, pertanto, si sono rivolti al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio contro l’esclusione dalla graduatoria di merito del concorso. Nell’esaminare il ricorso, è stato rilevato che, se un laureato in ingegneria può insegnare matematica e fisica, non vi è alcuna ragione per cui la stessa figura professionale non potrebbe insegnare entrambe le materie, accorpate nell’unica classe di concorso A027 Matematica e Fisica (ex A049).
Nella sentenza, viene spiegato come le disposizioni contenute nella Tabella A del DPR N. 19/2016 appaiono viziate, a tutti gli effetti, da illogicità, contraddittorietà e irragionevolezza, visto che, da una parte, consentono a chi sia in possesso di una laurea in ingegneria di insegnare sulla classe di concorso A026 “Matematica” e sulla A020 “Fisica” ma, allo stesso tempo, impediscono ai docenti in possesso del medesimo titolo di studio di potere accedere alla classe di concorso A027 “Matematica e Fisica”.
Il TAR Lazio, in buona sostanza, ha annullato il provvedimento di esclusione dalla classe di concorso A027, ritenendo che non sussistano ragioni particolari per impedire ai laureati in ingegneria di accedere all’insegnamento sulla medesima c.d.c che comprende entrambe le materie.