Docente di sostegno alla lavagna
Docente di sostegno alla lavagna

A pochi mesi dal termine del VII ciclo del percorso di specializzazione sul sostegno, previsto entro la data del 30 giugno, si riapre la questione della necessità di istituire una cattedra per l’insegnante di sostegno. La richiesta di una classe di concorso per le attività didattiche sul sostegno, alla pari delle cdc per posto comune, era già stata avanzata dalla FISH, la Federazione Italiana Superamento Handicap, nella prima settimana di giugno del 2021, poco prima di conoscere i risultati dei vincitori del concorso straordinario per docenti 2020 che avrebbero ottenuto l’immissione in ruolo nel successivo mese di settembre del 2021.

Classe di concorso apposita di sostegno: proposta di legge della FISH

L’appello del presidente della FISH, Vincenzo Falabella, aveva primariamente messo in evidenza che la richiesta della creazione di una apposita classe di concorso per i docenti di sostegno, per ogni ordine e grado di istruzione, sarebbe stata indispensabile, e non più derogabile, affinché i diritti degli studenti con disabilità fossero coerentemente e efficacemente rispettati nel criterio primario della continuità nella formazione, proprio come si ricerca per i docenti di tutte le altre discipline di insegnamento.

La FISH, infatti, in collaborazione con il Forum Italiano sulla Disabilità (FID), l’organismo che rappresenta l’Italia all’interno dell’European Disability Forum (EDF), lavora costantemente per fornire il proprio contributo per salvaguardare e rappresentare i diritti delle persone con disabilità presso l’Unione Europea e/o le Nazioni Unite e con particolare impegno nel mondo della scuola.

Nuova cdc sostegno: blocco passaggio su posto comune

Si apprende in questi giorni – come indicato anche dal Presidente nazionale del Coordinamento italiano insegnanti di sostegno – che i rappresentanti della FISH, durante l’incontro con il Ministro Valditara, hanno evidenziato la necessità dell’approvazione di una proposta di legge per una specifica cattedra per il docente di sostegno. In questo modo l’insegnante con abilitazione e specializzazione non avrebbe però più diritto al trasferimento su posto comune – altra disciplina.

L’obiettivo finale è quello di preservare il ruolo del docente di sostegno e la sua continuità didattica, che al momento non risulta semplice rispettare nella maggioranza delle istituzioni scolastiche che, soprattutto all’inizio dell’anno scolastico, denunciano numerose difficoltà nella stipulazione dei contratti prima dell’inizio delle lezioni. I docenti specializzati sul sostegno e, soprattutto, se con titolo di abilitazione su altra classe e non vincitori di concorso, attendono le convocazioni dall’Ufficio Scolastico Provinciale di riferimento su posto comune, e solo a seguito della risoluzione negativa nella scelta di una cattedra, si trovano a vagliare le convocazioni su posto sul sostegno; lo stesso vale per i docenti senza specializzazione, abilitazione e non vincitori di concorso che, per differenza di tempistiche nelle convocazioni, si trovano ad accettare la cattedra sul sostegno, molto spesso anche in ottobre, ad un mese dall’apertura dell’anno scolastico.

È naturale pensare che la proposta di legge su una cattedra dedicata al sostegno sia una importante rivoluzione, in quanto equiparerebbe – anche su modalità e tempi di reclutamento dei docenti – la formazione sulle attività didattiche sul sostegno a quella di ogni altra disciplina, per la quale è prevista una classe di concorso e una cattedra ben definita, permettendo di aumentare le possibilità di continuità didattico-educativa. È fondamentale ricordare infatti che per ridurre la discontinuità formativa è necessario primariamente che tutti i posti vacanti nelle istituzioni scolastiche siano resi disponibili per le immissioni in ruolo. Solo in questo modo – agevolati dall’istituzione di una cdc sul sostegno si potrà pensare di eliminare le problematiche sulla mancanza di insegnanti sul sostegno. D’altronde – per vederla maggiormente lineare – a nostro avviso – a titolo di abilitazione di insegnamento di una disciplina, come per esempio italiano, storia e geografia, e matematica e scienze, corrisponde una classe di concorso; al titolo di specializzazione sulle attività didattiche sul sostegno perché non dovrebbe corrispondere una classe di concorso?

I dubbi permangono sul precludere agli insegnanti di sostegno di poter effettuare il passaggio su posto comune, ovvero su materia, come previsto attualmente dalla normativa. Limitazione che ha l’obiettivo di bloccare il docente su quel posto (in considerazione del numero ridotto al momento di insegnanti di sostegno). Situazione che potrebbe mutare con l’immissione in ruolo dei neoassunti al termine del VII ciclo e con avvio del nuovo bando dell’VIII ciclo la prossima primavera 2023 – presumibilmente alla fine di marzo-inizi di aprile – che vedrebbe specializzarsi numerose altre unità docenti.

Cdc sostegno e posto comune: separazione di carriera riduce inclusione?

In ultimo, vi è da considerare che la creazione di una nuova classe di concorso che diverrebbe ‘posto comune’ è stata intesa da alcuni come una ‘separazione di carriera’ che andrebbe a ridurre l’inclusione scolastica aumentando l’isolamento nelle stesse classi. In realtà, la maggiore formazione dei docenti di sostegno diventerebbe funzionale nella gestione delle dinamiche dei diversi contesti classe, in considerazione che, per i docenti curricolari, non sono previsti corsi di aggiornamento e formazione sul sostegno didattico se non quelli disposti dalla Piattaforma Sofia, dalle Case editrici e/o Agenzie librarie con cui ogni docente è in contatto.

Si attende dunque in questi giorni di avere ulteriori aggiornamenti sulla fattibilità dell’introduzione di una nuova cdc apposita oltre al riscontro del Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, il quale proprio da una delegazione di rappresentanti della FISH ha ricevuto un documento di memoria con alcune proposte emendative al D.M 182/2020 sulla revisione del modello di PEI con la definizione del nuovo regolamento sull’inclusione scolastica degli alunni con disabilità.