Il Ministero ha come obiettivo avere a settembre 2023 una graduatoria con abbastanza aspiranti dirigenti scolastici, così da limitare il ricorso alle reggenze. L’intenzione è di limitare le reggenze alle scuole sottodimensionate (che comunque non hanno diritto ad un dirigente titolare, fino all’entrata in vigore delle norme sul dimensionamento scolastico).
Reclutamento DS: Mim al lavoro per fare il prima possibile
I vincitori del concorso Dirigenti Scolastici del 2017 ancora in graduatoria, non sono sufficienti a coprire i posti disponibili col turnover. Per questo si cerca di ovviare la problema con la procedura riservata introdotta dal Senato nel decreto Milleproroghe, da ultimare entro il prossimo anno scolastico. Adesso si attende l’approvazione anche alla Camera dei Deputati, che dovrebbe avvenire senza ulteriori modifiche. Non è chiara la motivazione che permette l’accesso ad un corso riservato per diventare Dirigenti Scolastici ai ricorrenti del 2017, escludendo la partecipazione ai ricorrenti del concorso 2011, pur avendo gli stessi diritti.
In seguito, il Mim dovrebbe emanare il decreto per il concorso riservato in tempi stretti. Il decreto definirà le modalità della prova preselettiva, del corso intensivo di formazione e della prova finale. Le preselettive potrebbero essere effettuate entro aprile e il corso di formazione dovrebbe essere completato velocemente, dato che è prevista la modalità online.
I numeri
La prova orale è la fase che potrebbe richiedere più tempo, ma considerato che il numero dei partecipanti è ridotto e si tratta di qualche centinaio di aspiranti (destinata solo i ricorrenti che hanno superato la prova scritta del concorso e sono stati bocciati all’orale) si dovrebbe esser celeri. I ricorrenti bocciati allo scritto del concorso DS 2017, dovranno superare la prova scritta della procedura, composta da quesiti a risposta chiusa. E qui il numero dei partecipanti cresce e arriva a circa 1500, come riporta Italia Oggi. A questi si sommano alcune decine di aspiranti ammessi alla prova scritta del 2017 con provvedimento cautelare e che hanno superato tutte le prove del concorso. In totale, la procedura riguarderà circa 1800 aspiranti.
Con questi numeri, il corso dovrebbe poter essere completato entro l’inizio del prossimo anno scolastico, così da permettere le assunzioni. E dal 2024, si continuerà ad attingere da questa graduatoria per il 40%, e da quella che si formerà col nuovo concorso ordinario per DS (per il 60%). Secondo una stima, nel prossimo triennio 2024/26 saranno assunti circa 1000 presidi, 600 dal nuovo concorso ordinario e 400 da questa procedura dedicata ai ricorrenti.