Iscrizioni online per l’anno scolastico 2023/24, una volta concluse le operazioni per l’inoltro delle domande, le scuole stanno provvedendo alle gestione delle istanze. Cosa succede in caso di numero eccessivo di richieste pervenute ad un istituto scolastico? Un quesito posto da una nostra lettrice offre lo spunto per una trattazione specifica dell’argomento nella nostra rubrica ‘L’avvocato risponde‘.
Formazione delle classi e numero eccessivo di richieste: cosa succede? L’avvocato risponde
Il quesito posto dalla nostra lettrice è il seguente: ‘Buongiorno, sono una mamma di una bambina di sei anni. Per motivi di lavoro, ho chiesto l’iscrizione di mia figlia in una scuola situata vicino all’abitazione dei nonni. La richiesta è stata accettata ma la dirigente scolastica dell’istituto ci ha informato del fatto che sono pervenute una decina di richieste di iscrizione in eccesso. L’intenzione è quella di trasferire una decina di bambini in un altro istituto che, per me, sarebbe scomodissimo. Pongo le seguenti domande: se mia figlia dovesse essere trasferita, posso oppormi? Quando ne verrò a conoscenza? A settembre? Grazie per la risposta’.
La risposta dell’Avvocato Salvatore Braghini
L’Avvocato Salvatore Braghini del Foro di Avezzano ha risposto alla domanda posta dalla lettrice: ‘Invero, in questo caso – afferma l’Avvocato Braghini – non è possibile invocare una disposizione di legge che disciplina l’attribuzione dei posti nella Scuola Primaria né si possono invocare a tal fine criteri oggettivi. Ciò in quanto non sussistono previsioni normative o regolamentari che impongano graduatorie da formare con l’assegnazione di punteggi allo scopo di limitare un numero di posti corrispondenti alla capienza effettiva della struttura scolastica. Ciò implica che dall’iniziale accettazione dell’iscrizione non ne deriva anche un diritto all’accettazione della bambina, almeno tale da vincolare la scuola e da poter rivendicare una tutela giudiziale.
Per prassi le istituzioni scolastiche accolgono prioritariamente alunni del bacino di utenza rispetto a coloro che abitano al di fuori di questo bacino (comune o quartiere), ed è normale che inizialmente siano accolte le domande di chiunque faccia richiesta di iscrizione. Il problema, come in questo caso, si verifica allorché l’accoglienza “indiscriminata” determina una situazione di “sovrannumero”, soprattutto riguardo agli standard di capienza e di agibilità delle aule e dei laboratori.
Ad ogni buon conto – conclude l’Avvocato Braghini – la scuola cui si è rivolta, se registra una eccedenza di iscritti, da subito, dovrebbe farsi parte attiva nell’aiutarla a trovare un’altra sistemazione consona, anche attraverso il supporto degli Ambiti Territoriali degli Uffici Scolastici Regionali’.
Avv. Salvatore Braghini