Commissione europea
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Continuano le trattative tra il Ministero dell’Istruzione e del Merito e la Commissione Europea. Oggetto del dialogo ancora in corso, come sappiamo, sono due temi fondamentali del mondo scolastico: la mobilità ma anche il reclutamento dei docenti precari. Dopo settimane di silenzio e di trepida attesa da parte dei moltissimi insegnanti direttamente coinvolti, sembrano arrivare segnali positivi.

La decisione della Commissione Europea sarebbe in dirittura di arrivo, e sembrerebbero esserci buone notizie. A rivelarlo due fonti autorevoli vicine al mondo scolastico: Roberto Marti (Lega),  presidente della commissione Cultura al Senato, e Rossano Sasso (Lega), attuale capogruppo in commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera ed ex Sottosegretario all’Istruzione durante il Governo Draghi. Quest’ultimo, in particolare, raggiunto dai microfoni di ‘Orizzonte Scuola’, ha espressamente parlato di “atmosfera positiva”, e di accoglimento a Bruxelles delle proposte avanzate dal Ministro Valditara.

Ordine del giorno su regime transitorio di reclutamento

I due parlamentari hanno voluto portare all’attenzione un ulteriore indice positivo anche in seno al Parlamento. Infatti è stato approvato nella giornata di ieri, 23 febbraio 2023, un ordine del giorno al Decreto Milleproroghe proprio a prima firma Sasso, con cui si impegna a “prevedere, nel prossimo provvedimento utile, un regime transitorio per le procedure di reclutamento dei docenti che consenta di soddisfare il target assunzionale previsto dal PNRR (target di 70 mila docenti) anche in deroga alle procedure di reclutamento disciplinate dal decreto legge n. 36/2022”.

L’ordine del giorno, come ha poi sottolineato anche Marcello Pacifico, Presidente Anief, si allineerebbe alle richieste da tempo presentate dallo stesso sindacato, con la possibilità dunque di prevedere un piano di reclutamento dalle Gps.

Le incognite

Al momento quindi, alla luce delle poche notizie giunte, sappiamo solo che si può sperare, in maniera più concreta, in un risvolto positivo a favore dei docenti precari. Restano però ancora aperte alcune incognite, che non potranno che essere risolte solo quando quando ci sarà una definitività su questo, ormai quasi certo, piano assunzionale transitorio.

I punti interrogativi vertono, ad esempio, sulla seconda fascia Gps: anche questa sarà coinvolta dal reclutamento? I sindacati spingono in questo senso, ma al momento non si ha chiarezza al riguardo. E la scuola dell’infanzia e primaria? Anche gli insegnanti precari di questi gradi scolastici potranno auspicare di accedere al ruolo in questa fase provvisoria? Finora è sembrato che si fosse fatto leva solo sulla scuola secondaria, senza però esplicitamente escludere infanzia e primaria.