ricorso
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Gli scatti stipendiali 2013 sono validi ai fini pensionistici. Mente si continua a discutere sul fatto che il Ministero continua a non riconoscere lo scatto stipendiale 2013 (i sindacati invitano il personale della scuola a inviare le diffide per interrompere la prescrizione), qualcuno in tribunale ottiene un’importante vittoria. Il giudice del Tribunale di Marsala, con sentenza n. 104 del 21/02/2023, accoglie le tesi di un ricorso e riconosce l’anno 2013 utile ai fini della maturazione del diritto pensionistico. Riconosce il diritto della docente ricorrente a ricevere il pagamento delle differenze retributive derivanti dagli scatti stipendiali maturati e maturandi e quello a maturare la progressione stipendiale dovuta senza interruzione.

Scatto stipendiale 2013: alla ricerca di giustizia

Il caso è stato seguito dall’avvocato Asaro, e riguarda una docente di scuola secondaria di II° grado, titolare della fascia stipendiale 28. L’insegnante non aveva avuto possibilità di salire di fascia stipendiale proprio per il mancato riconoscimento dello scatto dell’anno 2013, assente nella sua ricostruzione di carriera.

Il giudice ha deciso di riconoscere anche l’anno 2013 utile ai fini della maturazione del diritto pensionistico e ha disposto le consequenziali differenze retributive, più gli accessori di legge. Inoltre, ha riconosciuto nonostante l’attuale blocco relativo all’anno 2013, la progressione stipendiale maturata nello scaglione successivo.

In conclusione

Diritto scolastico.it scrive che è “meritevole di tutela l’assunto del ricorrente, che richiede riconoscersi il proprio diritto quantomeno a vedersi calcolato il servizio svolto in costanza del blocco stipendiale relativo all’anno 2013 pro quota, in relazione al raggiungimento della classe stipendiale successiva e cioè il diritto alla progressione stipendiale maturata alla data della cessazione in servizio nella misura della quota maturata a tale data rispetto allo scaglione stipendiale successivo.”