In discussione in Parlamento il provvedimento per la deroga fino all’a.s. 2028/2029 al numero minimo degli alunni per la formazione delle classi di ogni ordine e grado di scuola compreso nel cratere di interesse del sisma del 2016. Un comunicato Miur dichiara l’inserimento della misura nel decreto Ricostruzione.
Decreto Ricostruzione, Valditara: ‘Soddisfatto per impegno forte nel trovare risorse
Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara ha dichiarato di essere particolarmente soddisfatto per la profusione di un forte impegno nella ricerca delle risorse utili per il mantenimento delle classi e degli Istituti di Istruzione colpite dal sisma del 2016. Non sarà più necessario un numero minimo di alunni per avere una classe eliminando di fatto la possibilità di spopolamento delle aree interne al sisma costringendo gli studenti ad iscriversi in scuole al di fuori del proprio paese di residenza.
L’obiettivo del provvedimento è quello di garantire i servizi essenziali, Sanità e Scuola, nelle aree interne e del sisma 2016 che, a distanza di sei anni, ancora vivono una realtà emergenziale”. Criticità da più tempo dibattuta, il dimensionamento scolastico con la non più inderogabile necessità di garantire ai Comuni la possibilità di una programmazione che non debba sacrificare le risorse economiche fondamentali destinate ai servizi ai cittadini.
In base alla normativa di formazione delle classi, il numero minimo per la scuola dell’infanzia è di 18 alunni così come per la secondaria di primo grado; per la scuola primaria di 15 alunni e fino ad un massimo di 27 studenti per gli Istituti della secondaria di secondo grado. Si tratta di un numero minimo di studenti per ‘avere una classe’, norma che non dovrà essere considerata nei 23 Comuni che costituiscono il cratere dove attualmente vivono circa 97 mila persone rispetto al 2015 in cui erano 104mila.
‘Ho seguito la problematica insieme con l’onorevole Giorgia Latini, vicepresidente della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione alla Camera, marchigiana e residente nelle zone del cratere. Questo risultato è il frutto del nostro impegno per contrastare il fenomeno dello spopolamento: abbiamo difeso la scuola, le famiglie, i ragazzi ed evitato azioni incoerenti che rischiavano di svuotare strutture innovative e sicure ricostruite con i fondi sisma e PNRR. Molto presto visiterò le Marche per un dialogo con i sindaci e le comunità’, ha dichiarato Valditara, come è possibile leggere nelle stesso Comunicato Miur.
On. Giorgia Latini: ‘Deroga possibile grazie a sensibilizzazione’
L’onorevole Giorgia Latini, vicepresidente della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione alla Camera, ha espresso piena soddisfazione nel provvedimento considerandolo la vittoria di una battaglia portata avanti dalla sua prima legislatura in Parlamento, e poi proseguita nel ruolo di assessore nella giunta regionale. Secondo l’On. Latini, la deroga è stata possibile grazie a interventi di sensibilizzazione anche da parte dei Comuni delle Marche, spiegando le ragioni dei territori e coinvolgendo più di 80 sindaci. ‘È un messaggio di speranza per queste zone: è fondamentale ripartire dalle scuole e dalle nuove generazioni per combattere lo spopolamento. Ringrazio il Ministro Valditara. Ho seguito tutto l’iter legislativo in Parlamento. C’era già stato in precedenza un emendamento a mia firma inizialmente agganciato alle Legge di Bilancio e poi inserito nel testo del decreto Milleproroghe con cui si chiedeva il mantenimento delle istituzioni scolastiche e delle classi presenti nell’area del cratere del sisma. Oggi finalmente arriva un nuovo, importante riconoscimento’ , afferma in conclusione del Comunicato l’Onorevole Latini.
La stessa soddisfazione quale messaggio di fiducia verso il futuro arriva dal Commissario Lega Marche, Riccardo Augusto Marchetti, il quale identifica la deroga in un risultato determinante per le aree colpite dal terremoto: Marche, Abruzzo, Lazio e Umbria: ‘Con questo provvedimento abbiamo dimostrato per l’ennesima volta la nostra volontà di stare al fianco delle persone che da tempo lottano per ripartire con coraggio e sacrificio. Garantire i servizi scolastici vuole dire tutelare queste comunità. Ci siamo posti all’ascolto dei territori: il nostro obiettivo è mantenere vive queste zone’.
Attesa dunque per la definizione ultima della deroga in lotta allo spopolamento, contro la dispersione scolastica e l’abbandono, creando nuovi spazi per la ricostruzione post sisma. Importante infatti riconoscere il valore delle realtà delle aree interne delle quattro regioni maggiormente colpite dalla calamità che costituiscono punti focali nello sviluppo dell’economia nazionale. Una ricostruzione definitiva e normata deve essere incentrata nel diffondere sicurezza sul territorio, che diffonda l’idea della reale possibilità di ripresa, rivitalizzando il tessuto socio economico dei territori dell’entroterra, partendo proprio dalla certezza nel futuro dell’Istruzione.