Ministero della Pubblica Istruzione
Ministero della Pubblica Istruzione

Mobilità docenti 2023, i tempi si fanno sempre più stretti per quanto riguarda la pubblicazione dell’Ordinanza del Ministero dell’Istruzione e del Merito riguardante le prossime operazioni di mobilità del personale scolastico. Il nodo cruciale della questione riguarda il vincolo di permanenza sulla stessa sede.

Mobilità 2023, tempo scaduto: si va verso l’Ordinanza, braccio di ferro con i sindacati

La questione, come sottolinea il quotidiano economico ‘Italia Oggi’ di martedì 28 febbraio, non riguarda solamente l’eliminazione del vincolo sulla sede di prima assegnazione per i docenti che sono stati assunti lo scorso anno: a questo proposito, c’è da sottolineare che il Ministero dell’Istruzione sta chiedendo un chiarimento alla Commissione europea, mettendo in evidenza il fatto che si tratta di docenti che non sono collegati alla riforma del reclutamento prevista dal PNRR che, come è noto, prevede, tra i punti fondamentali, i vincoli di permanenza sulla sede di titolarità per almeno 3 anni, a tutela della continuità didattica.

Confronto tra Ministero dell’Istruzione e Commissione Europea

L’alleggerimento del vincolo potrebbe essere previsto nell’Ordinanza ministeriale nel caso in cui la Commissione europea dovesse considerare tale aspetto compatibile con la realizzazione delle riforme. Un aspetto questo che, però, difficilmente potrebbe tenere in considerazione anche i docenti che hanno già ottenuto il trasferimento.

Sindacati: ‘Eliminare tutti i vincoli’

A questo proposito, c’è da registrare un irrigidimento della posizione dei sindacati che hanno chiesto a gran voce che il vincolo di permanenza sulla stessa sede per 3 anni venga eliminato anche per i docenti che stanno svolgendo il loro servizio sulla sede già chiesta in occasione di un precedente passaggio di mobilità

Il segretario Flc-Cgil, Francesco Sinopoli, è stato chiaro: ‘Se non si eliminano tutti i vincoli per noi il contratto non può essere firmato, così come abbiamo del resto sostenuto anche lo scorso anno quando infatti non abbiamo firmato’. 

A proposito dell’eliminazione di tutti i vincoli e del confronto tra il Ministero dell’Istruzione e la Commissione Europea, il già presidente della Commissione Cultura in Senato, Mario Pittoni, ha dichiarato che i ‘confronti hanno finora confermato la compattezza del fronte sindacale nel chiedere che, se ci saranno interventi sul vincolo di permanenza dei docenti prima delle risposte attese da Bruxelles, questi dovranno riguardare ambedue le categorie interessate: neoassunti e neotrasferiti. Posizione che condivido per non generare ulteriore disparità di trattamento, che scatenerebbe l’ennesima polemica‘.