gps punteggio

Siamo ancora in attesa di conoscere la risposta di Bruxelles alla proposta del Governo riguardo alle assunzioni da GPS di I e II fascia per l’anno scolastico 2023/24. La proposta è arrivata dopo le richieste dei sindacati al riguardo. In cosa consiste la proposta? E a che punto siamo? Vediamo le ultime novità.

Assunzioni da GPS: la proposta del Governo

Assumere da I e II fascia delle GPS sarebbe auspicabile per tutta una serie di motivi. La proposta del Governo all’Europa presenta queste caratteristiche:

  • riguarda solo il prossimo anno scolastico 2023/24
  • rimanda al 2025 la riforma del reclutamento prevista attualmente
  • coinvolge solo i precari con tre anni di servizio +i 24 CFU
  • la fase transitoria interessa i docenti della scuola secondaria di I e II grado, ma dovrebbe essere prevista anche una soluzione parallela per i docenti idonei dei concorsi della scuola dell’infanzia e primaria.
  • si parte con la conferma del contratto a tempo determinato, che varrebbe come anno di formazione e tirocinio 
  • nel corso dell’anno sarà necessario completare i CFU mancanti per abilitarsi
  • alla conclusione dell’anno di formazione, è previsto un test scritto e un colloquio 
  • chi supera entrambi ottiene il ruolo.

La decisione dell’UE sta tardando un po’

Siamo ancora qui ad attendere la decisione dell’Unione Europea, che in realtà si pensava arrivasse un po’ più rapidamente. Alcuni pensano che possa arrivare un no, soprattutto per quanto riguarda le assunzioni da seconda fascia. “Se il ministero dell’Istruzione otterrà il via libera a modifiche su tale fronte – aveva precisato Mario Pittoni –per l’entrata in vigore è possibile un percorso più veloce con il decreto Pnrr‘.

Ed è sempre la Lega a rompere il silenzio sulla questione, lo scorso venerdì 24 febbraio. I parlamentari Roberto MartiRossano Sasso hanno detto che “la trattativa tra Governo e Commissione Europea sui temi afferenti alla scuola è a buon punto, in particolare sul reclutamento di 70.000 docenti entro il 31 dicembre 2024 e sulla mobilità dei docenti, temi questi entrambi strettamente legati al pnrr e ai relativi fondi”. Poi hanno aggiunto che “la Commissione Europea sta mostrando grande sensibilità al Governo italiano e all’azione che il Ministro Valditara sta ponendo in essere in tal senso”. A questo punto, dovrebbe mancar poco alla risposta.