Sonia Mastroleo, DS Ic
Sonia Mastroleo, DS Ic "Poma" di Garlasco

Abbiamo parlato qualche giorno fa della vicenda delle dimissioni in massa dagli incarichi interni dei docenti dell’Istituto Comprensivo di Garlasco (Pv). Il ‘caso’ si è espanso a livello nazionale, comparendo su svariate testate giornalistiche. E, come avevamo raccontato, la vicenda è anche stata portata alla ribalta delle amministrazioni comunali dei plessi dell’istituto, del sindacato regionale Uil Scuola e dell’Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia.

Ora emergono nuovi sviluppi. Il numero dei dimissionari è aumentato, passando da 20 a 33. E cominciano anche a trapelare le motivazioni che sembrerebbero aver condotto le insegnanti a compiere un tale gesto.

Visioni divergenti con la Dirigente Scolastica dell’I.C. di Garlasco

Ad entrare nei dettagli della querelle è stato nelle scorse ore ‘Il Giorno’. Come riporta infatti il quotidiano, quelle che finora erano state definite ‘visioni divergenti’ prendono maggiormente forma, emergendo nuovi elementi.

Sembrerebbe che la Dirigente scolastica dell’I.C. “Poma” di Garlasco, Sonia Mastroleo, avesse costretto le insegnanti a mettere sul registro voti su argomenti che non erano stati trattati, al fine di dimostrare che tutte le classi avevano conseguito gli stessi obiettivi. Ma non solo. Parrebbe anche che venissero convocate riunioni plenarie in orario di lezione, costringendo i docenti a lasciare le classi scoperte.

Non sappiamo se oltre a queste vicende se ne siano verificate anche altre. Quel che è certo è che, a quanto pare, nell’istituto era venuto a mancare un clima di serenità tra corpo docente e dirigente, nonostante i tentativi di collaborazione.

I precedenti

A quanto pare esistono però anche dei precedenti che riguardano la stessa dirigente scolastica. Ad averlo rivelato è stato Abele Parente, segretario regionale Uil Scuola Lombardia:

“Si tratta di un film già visto. La dirigente in questione è stata trasferita a Garlasco lo scorso settembre dopo aver coordinato per due anni l’Istituto comprensivo di Sulbiate/Ronco B.no (Monza Brianza). A febbraio 2022 l’intera segreteria fu costretta a restare in malattia, riportando traumi psicologici per il clima intimidatorio e le continue vessazioni subite dalla preside”.

E aggiunge:

“Anche in quella circostanza si era arrivati ad un punto di rottura con tutte le componenti del  sistema scolastico: collegio docenti, consiglio d’istituto e comuni. Ad oggi, dopo sei mesi dall’inizio dell’anno scolastico in quella scuola è tornato un clima di serenità”.