Riforma pensioni
Pensionati

Si continua a parlare di Riforma pensioni e, a tal proposito, continuano ad emergere sempre nuove ipotesi che potrebbero essere introdotte già a partire dal 2024 per arrivare a Quota 41 per tutti entro la fine della legislatura. Quali sono le soluzioni al momento più gettonate?

Una riforma graduale

Come precedentemente anticipato, l’obiettivo del Governo Meloni sul fronte pensionistico è quello di arrivare ad introdurre Quota 41 per tutti senza limiti anagrafici entro la fine della legislatura. A tal proposito, però, il ministro del Lavoro Marina Calderone ha già fatto sapere che per raggiungere tale scopo sarà necessario procedere gradualmente. Motivo per cui si starebbe ora lavorando ad una serie di proposte che potrebbero fungere da ‘ponte’ verso la pensione con 41 anni di contributi a prescindere dall’età.

Riforma pensioni 2024: le ipotesi per arrivare a Quota 41

Nell’ultimo periodo si è sentito spesso parlare della possibilità di prorogare per un altro anno Quota 103, la misura di anticipo pensionistico attualmente in vigore che permette di lasciare il lavoro con 62 anni di età e 41 di contributi, al fine di arrivare gradualmente a Quota 41 secca. Il Governo tuttavia, qualora ci fossero le risorse economiche necessarie, non escluderebbe neppure l’ipotesi di reintrodurre provvisoriamente Quota 102, grazie a cui si potrebbe andare in pensione con 64 anni di età e 38 di contributi.

Ad ogni modo, secondo gli esperti, un’altra strada percorribile potrebbe essere quella di ritornare per un anno a Quota 100, la misura sperimentale introdotta dal Governo Conte nel 2019. Stavolta però, oltre alla combinazione formata da 62 anni di età e 38 di contributi, sarebbero utili anche le combinazioni di 63+37, 64+36, 65+35 e 66+34. In questo modo, verrebbe garantita fin da subito la flessibilità in uscita. Lo step successivo sarebbe, poi, quello di ammettere anche 61 anni di età e 39 di contributi o addirittura 60+41, magari a fronte di una penalizzazione sull’assegno. Così facendo, si arriverebbe infine a svincolare Quota 41 dall’età anagrafica. Per il momento si tratta solo di un’ipotesi. Pertanto, bisognerà attendere i prossimi incontri tra Governo e sindacati per capire se effettivamente Quota 100 così formulata potrà essere la strada giusta da percorrere nel corso del prossimo anno.