Preparazione alle prove Invalsi e attività PCTO: la scuola può disporre che gli alunni le svolgano fuori dal normale orario scolastico, nelle ore pomeridiane? Un genitore è obbligato a fornire l’autorizzazione? E’ il quesito di una nostra lettrice, a cui risponde l’avvocato Salvatore Braghini. Il quesito: “Buongiorno, la scuola di mia figlia (liceo linguistico) ha disposto che il PCTO si svolga nel pomeriggio, fuori dall’orario scolastico. La stessa cosa è successa per la preparazione agli Invalsi (che oltretutto interessa più i docenti, dato che sono loro ad essere valutati). Chiedo se sia corretto stabilire che i ragazzi restino a scuola oltre l’orario scolastico per questo tipo di attività e cosa succede se non concedo l’autorizzazione. Grazie”.
PCTO in orario extrascolastico, l’avvocato risponde
Alla domanda della nostra lettrice, l’avvocato risponde così: “L’acronimo PCTO indica i Percorsi per le Competenze Trasversali e per Orientamento (legge 13 luglio 2015, n. 107), che hanno sostituito i medesimi progetti attuati tramite l’Alternanza Scuola-Lavoro (Decreto Legislativo 15 aprile 2005, n. 77). Occorre dapprima chiarire che, con la Legge del 24.02.2023 n. 14 di conversione del decreto Milleproroghe 2023 (n. 198/2022), si dispone che quanto previsto dal DL n. 22/2020, convertito con modificazioni nella Legge n. 41/2020, vale anche per l’anno scolastico 2022/2023. Ne consegue che i PCTO non sono un requisito di ammissione all’esame di maturità, ma – si legge al comma 6 – “Le esperienze maturate nei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento possono costituire comunque parte del colloquio di cui all’articolo 17, comma 9, del decreto legislativo n. 62 del 2017”.
La gentile lettrice potrà decidere se concedere l’autorizzazione per la propria figlia al fine di partecipare alle attività del PCTO collocate in orario pomeridiano, tenendo conto della precisata facoltatività ai fini dell’esame di maturità, ma è pur vero che in base alla normativa vigente e, in genere all’organizzazione interna definita dalla maggior parte degli Istituti scolastici, dette attività possono essere svolte sia in orario curricolare che extracurricolare, ovvero in orario antimeridiano e pomeridiano”.
Prove Invalsi
“Riguardo alle prove INVALSI, invece – continua l’avvocato Braghini – per la prima volta dall’entrata in vigore del D.lgs 62/2017, è necessario parteciparvi ai fini dell’ammissione all’esame di Stato, tuttavia i risultati non rileveranno ai fini del voto di diploma. Si terranno in italiano, matematica e inglese dal 1° al 31 marzo secondo il calendario definito in autonomia da ciascuna scuola per le quinte superiori. Anche le attività propedeutiche alle prove INVALSI, che, peraltro, il più delle volte, tengono impegnati i docenti senza retribuzione aggiuntiva, ben possono essere svolte in orario pomeridiano, e credo la gentile lettrice possa essere contenta che il Liceo frequentato dalla figlia organizzi attività pomeridiane che accrescono le chance formative degli studenti, tanto più che giovano di certo alla preparazione e allenano gli studenti ad affrontare più consapevolmente le prove d’esame”.