Palazzo Chigi - Sede del governo
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Scuola, il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, si è confrontato con le forze di maggioranza del governo Meloni in relazione alle problematiche più urgenti riguardanti la scuola, come la stabilizzazione dei precari (con la possibile nuova fase transitoria straordinaria) e la questione della deroga sui vincoli di permanenza su sede per la mobilità dei docenti neoassunti, oltre al tema relativo ad ulteriori aumenti stipendiali.

Scuola, confronto maggioranza di governo-Valditara sui prossimi provvedimenti da adottare

Secondo quanto riporta ‘Orizzonte Scuola’, il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, nel corso di una riunione, avrebbe fatto il punto della situazione con la maggioranza di governo in merito a quelli che saranno i prossimi provvedimenti che, si spera, possano essere adottati in campo scolastico, a cominciare dalla nuova fase transitoria straordinaria per la stabilizzazione dei precari ‘storici’ della scuola.

Immissioni in ruolo da GPS

Si è affrontato il tema delle possibili immissioni in ruolo da prima e seconda fascia GPS (circa 70mila docenti secondo quanto dettato dal PNRR): si deve ancora attendere, a questo proposito, la risposta della Commissione Europea in merito alla proposta del Ministero dell’Istruzione e del Merito di posticipare al 2025 l’entrata in vigore del nuovo sistema di reclutamento a regime, fissato per il momento al 2024. Il piano ministeriale riguarda l’assunzione dei precari dalle GPS con percorsi formativi ad hoc (con prove) in modo da rispettare le direttive imposte dall’Europa. La fase transitoria straordinaria assegnerebbe le cattedre dapprima a tempo determinato (nell’anno scolastico 2023/24) e successivamente a tempo indeterminato, dall’anno scolastico successivo. 

Trecento milioni per gli aumenti degli stipendi

Sempre secondo le indiscrezioni pubblicate da ‘Orizzonte Scuola’, dovrebbe arrivare l’OK dal Ministero dell’Economia e delle Finanze per lo stanziamento di ulteriori 300 milioni che saranno destinati agli aumenti stipendiali. Il ministro Valditara, in una recente intervista, aveva sottolineato come gli stipendi dei docenti siano ancora troppo bassi: da qui la necessità di dirottare la destinazione di 300 milioni di euro (che dovevano essere inizialmente impiegati in progetti di piccola entità) per ritoccare le retribuzioni del personale docente.

Vincoli mobilità

Nel confronto maggioranza-Valditara si sarebbe parlato anche della scottante questione dei vincoli di permanenza su sede: anche in questo caso, come per la fase transitoria straordinaria, si attende una risposta da parte della Commissione europea. Si parla di ‘atto coraggioso’, da parte del governo, l’aver consentito la deroga al vincolo per i neoassunti, seppur con riserva: in merito ad una possibile risposta positiva, da parte di Bruxelles, ‘trapela cauto ottimismo’. La risposta della Commissione Europea dovrà, comunque, arrivare entro fine mese, prima che inizi la lavorazione delle domande di mobilità per il prossimo anno scolastico 2023/24.