Dirigenti Scolastici
Dirigenti Scolastici

Dalle 10 alle 13, prevista a Roma per la giornata di domani 14 marzo la presenza davanti al Ministero dell’Istruzione e del Merito dei Dirigenti scolastici di Cgil, Cisl, Uil e Snals per contestare i vincoli alla mobilità interregionale. L’assunzione in una regione differente da quella di residenza non permette infatti ai Dirigenti di inoltrare domanda di rientro anche in presenza di posti vacanti. Criterio funzionale ai concorsi su base regionale e previsto nel CCNL Area V ma che non più corrisponde alla situazione attuale in cui invece i concorsi si svolgono su base nazionale. Necessario un adeguamento della normativa.

Mobilità interregionale Dirigenti scolastici: necessario adeguare la Normativa

La manifestazione di domani, 14 marzo, si terrà in piazza Bernardino da Feltre, nelle adiacenze del Ministero dell’Istruzione e del Merito a Roma. Le Organizzazioni sindacali richiedono una soluzione che consenta ai dirigenti scolastici assunti in regione diversa da quella di residenza di poter rientrare in servizio nella propria regione, in presenza di posti disponibili. Permane inoltre l’annosa problematica del vincolo triennale di permanenza sulla scuola di titolarità in prima assegnazione.

‘Una situazione che crea un disagio assai difficilmente sostenibile per le persone e le loro famiglie  – spiegano Roberta Fanfarillo, Paola Serafin, Rosa Cirillo e Giovanni De Rosa, responsabili dei dirigenti scolastici aderenti a Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua e Snals Confsal  – e che nasce dall’applicazione di disposizioni nate in un contesto molto diverso da quello attuale’.

I vincoli alla mobilità interregionale erano parte integrante della stipula del contratto su base regionale. Con l’indizione di concorsi su base nazionale, un limite di questo tipo costituisce impedimento al naturale cambiamento e di avvicinamento alla propria zona di residenza. I sindacati ritengono che sia fondamentale intervenire per eliminare ogni vincolo alla mobilità interregionale, al fine di garantire il diritto al lavoro e la possibilità per i DS di scegliere dove vivere.

‘Ciò è reso impossibile dal mancato avvio del negoziato per il rinnovo del contratto, che impedisce fra l’altro di intervenire su una questione per la quale intendiamo sollecitare il Ministro ad assumere con urgenza un’iniziativa in sede legislativa’, dichiarano i rappresentanti delle organizzazioni sindacali, Cisl e Uil Scuola Rua, Flc Cgil e Snals Confsal.

Aumento vincolo mobilità interregionale insufficiente per i DS

È pur vero che con un recente provvedimento legislativo, il limite alla mobilità interregionale è stato aumentato per il triennio 2022-2025 al 60% complessivo dei posti vacanti e disponibili annualmente in ciascuna regione, ma trattasi di numeri insufficienti a soddisfare le richieste di mobilità 2023-2024 di circa 1200 dirigenti scolastici. Nel dettaglio, la proposta è di rendere disponibile il 100% delle sedi e dunque dei posti effettivamente vacanti – comprese le scuole normodimensionate annuali – e di permettere a tutti i dirigenti scolastici in servizio al di fuori della propria regione di partecipare alle operazioni di mobilità. 

Nella giornata del 14 marzo davanti al MIM, i Ds e i sindacati metteranno in evidenza come sia di particolare urgenza e non più indifferibile risoluzione eliminare ogni vincolo sulla mobilità interregionale. In una missiva recapitata al Ministro Giuseppe Valditara, i sindacati hanno fatto domanda per essere ricevuti al ministero con una delegazione dei manifestanti. Attendiamo dunque di conoscere le risposte risolutive sull’attualizzazione dei criteri di mobilità.