Solitamente subito dopo aver finito le diverse prove dell’esame di maturità, la sensazione preminente è quella di un immenso relax. Ma dopo qualche giorno, specialmente se non ci si è pensato prima, può incombere un dubbio enorme sul proprio futuro. E ora che si fa? Per fortuna le risposte su cosa poter fare dopo il diploma sono molte e di seguito ne vedremo alcune.

Continuare a studiare

La prima decisione, forse la più scontata specialmente per chi ha frequentato indirizzi non professionali, come un liceo, è quella di continuare i propri studi. In questo caso si possono scegliere diversi percorsi di studio, primo su tutti una facoltà universitaria, magari scegliendo tra alcune con un campus all’avanguardia. Gli indirizzi nelle università italiane sono davvero molti e ci si può focalizzare su quello che si ritiene più adatto alle proprie competenze, naturali e scolastiche, e al lavoro che si vuol fare successivamente. Altra opzione è quella di un istituto tecnico superiore, che consente di frequentare un percorso post maturità di alto livello qualificante in 6 diverse aree tecnologiche, tra cui Turismo, Tecnologie per il Made in Italy e Mobilità sostenibile. 

Qualora, invece, la propria passione sia quella artistica/musicale, esistono corsi di alta formazione ad hoc. Poi, c’è la possibilità di aderire ad un corso professionalizzante post diploma. Essi sono solitamente diversi da regione a regione. Infine si può optare per l’accademia militare o una scuola superiore per traduttori o interpreti. I vantaggi di proseguire gli studi sono molti, in quanto così si amplieranno le proprie conoscenze e si avranno maggiori chance di entrare nel mondo del lavoro in posizioni di carriera più elevate, con tante porte da aprire a disposizione. Certamente, però, studiare richiede costi e fatica e spesso si finisce con l’abbandonare precocemente gli studi andando a sbattere così con la mancanza di specializzazione e un modo del lavoro che di colpo risulta quasi inaccessibile. 

Cercare subito un impiego

Se lo studio non fa al proprio caso, c’è sempre modo di tentare la via lavorativa subito. Questo è fattibile soprattutto se si è appena usciti da un indirizzo tecnico, per quanto anche i liceali abbiano ottime chance di trovare un impiego in breve tempo. Tra tecnici meccanici, programmatori, disegnatori industriali, agenti immobiliari e assicurativi, la scelta solitamente non manca. Per trovare l’impiego più adatto a sé, occorrerà creare un curriculum vitae di livello. A proposito di ciò, è possibile trovare online su alcuni blog di settore diverse linee guida per creare un cv senza esperienza, puntando l’attenzione su traguardi e risultati raggiunti anche in altri contesti. Certamente il vantaggio, in questo caso, sta nel fatto di entrare immediatamente nel mondo lavorativo, avere un’autonomia economica e iniziare ad accumulare i contributi per la pensione con largo anticipo. Tra gli svantaggi, però, si annoverano le limitate possibilità di crescita professionale e personale, come quelle di trovare un impiego alternativo in caso di necessità. 

Prendersi un anno sabbatico

Qualora, invece, si abbia bisogno di trovare la giusta risposta ai propri quesiti, si potrebbe sempre pensare di prendersi un anno sabbatico. Il più noto gap year, però, non andrà sprecato, bensì utilizzato per poter affinare le proprie skills, come la lingua inglese ad esempio, utile in molti contesti della propria vita, o per seguire corsi di formazione professionale. Certo è che tra gli svantaggi c’è la mancanza di un introito, con il mantenimento che si rivela più problematico.

Scegliere il servizio civile universale

Se serve ulteriore tempo per decidere davvero cosa fare dopo il diploma, ma non si ha intenzione di prendere un anno sabbatico, si può decidere di entrare a far parte del servizio civile universale, un impegno di grande responsabilità e utilità che consentirà di lavorare in un ambito a scelta tra educazione, promozione del patrimonio culturale e artistico, protezione civile, ambiente e assistenza. Ci sarebbe anche la possibilità di andare all’estero. Il tutto per un minimo di 8 e un massimo di 12 mesi per 25 ore alla settimana. L’esperienza è sicuramente formante e gratificante, dato che si ha modo di percepire qualcosa e ottenere la certificazione delle competenze acquisite. Ma, cosa più importante, non sembrano esserci particolari svantaggi.

Mettersi in proprio e investire in un progetto personale

Infine un’ulteriore scelta può essere quella di investire su sé stessi, magari mettendo su un progetto personale, in modo da incentrare il proprio lavoro su ciò che si è acquisito con il diploma e mixando il tutto con le proprie passioni e skills. Magari si può approfondire il tutto tramite alcuni corsi specifici su materie attuali, come il digital marketing, o prendendo in considerazione alcuni incubatori e acceleratori messi a disposizione dal Governo italiano per avviare la propria impresa. I primi consentono di ricevere spazi anche a fondo perduto, reti sociali, consulenza e tutto il necessario per avviare l’impresa. Gli acceleratori, invece, forniscono lo stesso tipo di supporto ma non all’inizio, bensì ad azienda avviata, fornendo finanziamenti e spazi di lavoro comuni pagati con quote del capitale aziendale o azioni di minoranza. Oltre ai chiari vantaggi di possibilità di crescita personale e di possibilità lavorativa in caso di successo, ci sono anche diversi svantaggi, tra cui il grande rischio legato all’impresa.