“Diciamo basta a questo sistema mono assunzioni – dice Marcello Pacifico di Anief – e torniamo al doppio canale“. Il commento arriva dopo aver visto i numeri aggiornati sul precariato nella scuola. Mancano ancora i dati ufficiali ministeriali, ma le previsioni dicono che ci saranno ben 240mila e più docenti con contratto a tempo determinato per il corrente anno scolastico. L’anno scorso il Portale dati del Ministero ne ha contati 225mila. A quanto sembra, quindi, il numero dei docenti precari continua a salire. Ma perché così tanti precari da stabilizzare?
Precari della scuola: questione di risparmio?
Come spiega Tuttoscuola, la condizione estesa del precariato porta allo Stato un risparmio di due mensilità l’anno, perché ben 157.461 posti coperti l’anno scorso erano contratti fino al 30 giugno. Un’altra nota dolente riguarda l’età dei docenti. Infatti, oltre 55mila di loro (pari al 23% dei supplenti annuali) hanno tra i 45 e i 54 anni. Ciò significa che in buona parte si tratta di precari storici non stabilizzati con alle spalle anni di esperienze di supplenza in tante scuole. A questi si aggiungono altri 17.600 docenti di età superiore ai 54 anni (quasi l’8%) che continuano a lavorare come precari, e hanno quasi perso la speranza di entrare in ruolo.
Non si possono poi non menzionare i supplenti temporanei, inseriti nelle varie graduatorie, che non riescono nemmeno a lavorare con contratto annuale. In questo modo garantire la continuità didattica è veramente dura. Tuttoscuola lo definisce “un sistema che rende la vita difficile a centinaia di migliaia di persone e che impatta negativamente sugli studenti”.
Anief: ‘cambiamo il reclutamento subito’
Anief torna a ripetere che bisogna sfruttare questo momento e il Pnrr per rivedere le regole del reclutamento, che finora non ha portato buoni risultati. Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ricorda il piano presentato dal suo sindacato per evitare il tracollo del sistema: tornare al doppio canale. “Immettiamo quindi in ruolo tutti i candidati risultati idonei nei concorsi ordinari e straordinari, stabilizziamo da Gps prima e seconda fascia, su sostegno e disciplina comune, organizzando corsi ad hoc per coloro che sono privi di specializzazione e abilitazione. Recuperiamo anche chi era stato immesso in ruolo con riserva salvo ritrovarsi licenziato dall’oggi al domani. La quinta Commissione Bilancio al Senato, che sta esaminando gli emendamenti al decreto Pnrr, è stata da noi informata sulle disposizioni da intraprendere. Non si dica poi che noi non l’avevamo detto”.