L’Unione degli Universitari e la Rete degli Studenti Medi presenteranno una proposta di legge sul supporto psicologico rivolto agli studenti. A loro si unisce anche il sindacato dei pensionati della CGIL. L’appello che gli studenti rivolgeranno questo mercoledì alle ore 12, presso la sala stampa della Camera dei deputati, è chiaro: “Serve subito un presidio psicologico in ogni scuola e università”.
Conferenza stampa mercoledì 22 marzo presso la sala stampa della Camera dei Deputati
Alla conferenza stampa interverranno:
- Camilla Piredda, coordinatrice nazionale dell’UDU;
- Paolo Notarnicola e Camilla Velotta, esecutivo nazionale della Rete;
- Ivan Pedretti, segretario generale dello SPI CGIL.
Saranno presenti diversi parlamentari che hanno accettato di ascoltare le richieste delle associazioni studentesche, tra i quali: Nicola Zingaretti e Rachele Scarpa (PD), Elisabetta Piccolotti (AVS), Elisa Pirro e Carmen Di Lauro (M5S).
“La proposta di legge” spiega Camilla Piredda “è nata dopo i risultati del questionario diffuso dalle nostre organizzazioni l’anno scorso, al quale hanno risposto oltre 30mila studenti. Il sentimento più provato durante il periodo pandemico è stata la noia per il 76% dei rispondenti; segue l’ansia al 59% e il senso di solitudine al 57%. Vi sono poi risultati particolarmente allarmanti: basti pensare che il 28% del campione ha avuto esperienza di disturbi alimentari, mentre il 14,5% ha avuto esperienze di autolesionismo. La quasi totalità del campione, oltre il 90%, ritiene utile un supporto psicologico nella propria scuola o università; invece, ben 1 studente su 3 vorrebbe usufruirne. Alla luce di questi dati, abbiamo deciso di scrivere una proposta di legge per istituire, regolare e finanziare un servizio di assistenza psicologica, psicoterapeutica e di counselling scolastico e universitario, che possa basarsi su personale professionista e interfacciarsi con il servizio sanitario territoriale”.
Camilla Velotta anticipa alcuni dei contenuti del testo di legge: “Già oggi molte scuole e università offrono un servizio psicologico. Ma le risorse economiche e il personale a disposizione sono insufficienti; infatti, noi chiediamo che lo Stato investa almeno cento milioni di euro per arruolare sul territorio dei team multidisciplinari di professionisti, le cui competenze devono garantire l’assistenza in relazione alle necessità specifiche degli studenti. I vari team saranno chiamati ad offrire momenti di ascolto, orientamento e supporto individuale; supporteranno inoltre il benessere degli alunni e del personale scolastico. Fondamentale sarà intercettare precocemente le situazioni di disagio, legate in particolare ai disturbi alimentari, alla disforia di genere e alle dipendenze, nonché delle situazioni di devianza, quali bullismo e cyberbullismo”.
Un ulteriore aspetto fondamentale, evidenziato dal testo di legge, è la necessaria integrazione del servizio psicologico scolastico e universitario all’interno della rete sanitaria territoriale, grazie a specifiche linee guida nazionali da adottare con un’intesa Stato-Regioni, assicurando in particolare la concreta presa in carico degli studenti che necessitano di ulteriori prestazioni.