Potrebbe essere percepito dal personale della scuola già dal mese di aprile, l’aumento sullo stipendio previsto con lo sblocco di 300 milioni di risorse a soddisfare l’accordo firmato dai sindacati lo scorso 10 novembre per il rinnovo del contratto scuola, siglato per la parte economica il 6 dicembre 2022. L’incremento in busta paga interesserà la parte fissa della retribuzione: le risorse stanziate per il 2022 permetteranno di ottenere gli arretrati. I dettagli.
Blocco risorse contrattuali: +23 euro lordi medi per docenti e Ata
Si tratterebbe di 23 euro lordi mensili medi che potrebbero incrementare lo stipendio di docenti e ATA già dal mese di aprile o al più tardi nella retribuzione di maggio. Un incremento che Fratelli d’Italia considera come il primo passo verso la valorizzazione del ruolo dei docenti e che risulterà possibile con l’utilizzo di risorse economiche contrattuali pari a 300 milioni di euro destinate all’aumento della retribuzione del personale della scuola. Disponibilità primariamente destinate all’assegnazione di incentivi per una parte esigua di lavoratori completeranno l’integrazione dell’atto di indirizzo, consentendo di perfezionare l’adeguamento degli stipendi alla linea europea, andando ad aggiungersi ai circa 100 euro lordi medi accordati e erogati dal dicembre 2022 e gennaio 2023.
Più nel dettaglio, l’incremento contrattuale interesserà la parte fissa della retribuzione, costituita dalla prima cifra indicata sul cedolino ovvero la somma di stipendio tabellare, di seguito dall’indennità integrativa speciale conglobata nello stipendio tabellare, dalla retribuzione professionale docenti e dal compenso individuale accessorio per il personale ATA. In relazione alle date di stanziamento delle risorse nell’anno 2022, docenti e ATA avranno diritto agli arretrati maturati per tutto l’anno 2022 e all’aggiornamento dell’indennità vacanza contrattuale dal mese di marzo 2023. L’aumento risulta naturalmente variabile in relazione del livello di inquadramento, della posizione lavorativa e dell’anzianità di servizio e scaglione stipendiale: fascia 0-8, 9-14, 15-20, 21-27, 28-34, da 35. In linea generale, un incremento di +23 euro lorde medie si assesta intorno alle 14 euro nette mensili.
Frassinetti (FdI): ‘Tangibile dimostrazione di venire incontro ad una categoria vessata dai precedenti governi’
La conferma dell’aumento degli stipendi del personale scolastico arriva direttamente dalla sottosegretaria al Ministero dell’Istruzione e del Merito, Paola Frassinetti (FdI), la quale ha dichiarato che l’aumento interessa nel complesso circa 124 euro costituendo ‘la tangibile dimostrazione della volontà di venire incontro a una categoria sempre vessata dai precedenti governi. Questo è il secondo aumento nel giro di 6 mesi. L’aumento di 23 euro, che si aggiunge ai 101 già stanziati, scatterà tra aprile e maggio’.
Secondo Frassinetti, il ruolo dei docenti nel mondo della scuola deve essere valorizzato, in quanto affidatari della formazione dei ‘nostri giovani’. La sottosegretaria al MIM ha inoltre ringraziato il Ministro Valditara per ‘la sua tenacia e sensibilità sul tema’ rendendo possibile lo sblocco dei finanziamenti necessari ad avviare l’incremento degli stipendi secondo quanto indicato già negli ultimi mesi del 2022 dalle organizzazioni sindacali in materia di adeguamento delle condizioni contrattuali.
Sasso: ‘Si restituisce la dignità ai docenti, Bucalo: ‘Scelta coraggiosa’
Encomi arrivano anche da altri esponenti di FdI: ‘L’aumento di 23 euro, dai 101 già stanziati, scatterà tra aprile e maggio’, ha dichiarato il deputato della Lega Rossano Sasso, capogruppo in commissione Istruzione. Secondo Sasso, l’operazione di sblocco dei finanziamenti necessari all’incremento auspicato già nei mesi scorsi è la dimostrazione dell’attenzione che la Lega ha per il mondo della scuola, restituendo la necessaria dignità del ruolo del docente. Incentivare la posizione del personale della scuola significa migliorare la professionalità degli insegnanti e di riflesso la formazione e l’istruzione dei giovani.
La senatrice Ella Bucalo (FdI), membro della Commissione Cultura del Senato e responsabile della Scuola del partito, si è soffermata sul ‘cambio di destinazione deciso dal Ministro Valditara, e realizzato d’intesa con il ministero dell’economia e della funzione pubblica. La decisione ha infatti consentito di beneficiare di risorse destinate ad altri fini e/o categorie: ‘una scelta coraggiosa’, conclude la senatrice Bucalo, e ‘senza precedenti da parte di un Governo che ha dimostrato la ferma volontà di non scendere a compromessi quando in gioco ci sono i diritti dei lavoratori e degli studenti’.
La responsabile Scuola ha inoltre dichiarato che dal MIM sono giunti 660 milioni di euro per la valorizzazione delle materie Stem ‘un altro importante tassello per il mondo della scuola che mai come oggi si trova all’attenzione del Governo’. Secondo la senatrice Bucalo, Valditara ha dimostrato la ‘capacità del Governo Meloni di trasformare in politiche fattive a sostegno della scuola quelli che erano i punti cardine del programma elettorale’. Il personale della scuola è dunque in attesa di conoscere e vedere nel proprio cedolino se stavolta la somma indicata sarà effettivamente erogata e quali saranno le cifre medie mensile percepite nello stipendio accordato a seguito dello sblocco delle risorse finanziarie indicati.