Commissione europea e assunzioni Gps posto comune
Commissione europea e assunzioni Gps posto comune

Mobilità docenti e vincolo di permanenza su sede, nelle ultime ore sta facendo discutere la risposta della Commissione europea ad una lettera inviata da un gruppo di docenti appartenenti al Comitato Nazionale Docenti Vincolati. Una risposta che, come si evince dal documento, rimanda qualsiasi tipo di decisione in merito ai vincoli di permanenza al governo italiano.

Mobilità docenti e vincolo permanenza, la Commissione europea: ‘Tocca al governo italiano risolvere la questione’

I docenti vincolati, nella loro lettera, hanno fatto presente come la deroga ai vincoli sia stata espunta dal decreto Milleproroghe all’ultimo momento, ufficialmente per incompatibilità con il PNRR, nel quale si invoca il principio di continuità didattica. Diversi esponenti politici attribuiscono questa inversione di rotta all’intervento della Commissione Europea, che proprio sulla base di quanto indicato nella progettualità del PNRR riterrebbe la continuità didattica fondamentale.

Da qui la richiesta all’Unione Europea di intervenire sulla questione. La Commissione Cultura del Parlamento europeo, però, ha risposto così: ‘L’unità Richieste di informazioni dei cittadini del Parlamento europeo ha ricevuto il messaggio da lei rivolto alla commissione per la cultura e l’Istruzione (CULT) tramite Europe Direct. La nostra Unità è stata incaricata di risponderle. Sebbene la questione sollevata possa legittimamente destare preoccupazione e meriti di essere monitorata, le competenze dell’Unione europea nel settore delle politiche educative sono fortemente limitate.

In virtù del principio di sussidiarietà, la responsabilità primaria delle politiche in materia di istruzione e formazione ricade su ciascuno Stato membro, l’UE svolge esclusivamente un ruolo di sostegno (articolo 165 del trattato sul funzionamento dell’Unione Europea). Ne consegue che l’Unione (e quindi anche il Parlamento) non ha alcun mezzo per intervenire direttamente nelle politiche educative degli Stati membri, a maggior ragione se queste non riguardano questioni transnazionali o sovranazionali.

Spesso il modo più rapido ed efficace per risolvere un problema che la riguarda personalmente é di intervenire a livello locale. Ad esempio, le autorità italiane potrebbero essere in grado di fornire ulteriore assistenza. Se ritiene che siano state commesse violazioni delle leggi esistenti o del diritti garantiti dalla Costituzione, può rivolgersi agli organi giudiziari nazionali. Per maggiori informazioni sulle questioni giuridiche è possibile consultare il portale europeo della giustizia elettronica. Ci auguriamo che le informazioni fornite siano utili e restiamo a disposizione per ulteriori informazioni sulle attività, sui poteri e sull’organizzazione del Parlamento europeo’.

La risposta di Mario Pittoni

Di fronte alle proteste dei docenti vincolati, il responsabile scuola della Lega, Mario Pittoni, ha prontamente replicato: ‘Magari fosse rimasta una questione interna. Invece il Ministero attende proprio le risposte dell’Europa. Chi a suo tempo ha trattato per l’Italia ha infatti legato la continuità didattica (che pure il vincolo di fatto non garantisce) agli obiettivi del PNRR, costringendoci a cercare un canale di dialogo con Bruxelles per chiarire una serie di punti. Non c’è solo il problema del vincolo’.