Rinnovo di contratto del comparto ‘Istruzione e Ricerca‘, giovedì 23 marzo si è tenuto all’Aran un incontro finalizzato alla prosecuzione della trattativa relativa al rinnovo contrattuale 2019/2021. In particolar modo, il presidente dell’Aran ha provveduto ad illustrare ai sindacati l’integrazione all’Atto di indirizzo che, nello specifico, riguarda le ulteriori risorse messe a disposizione nelle scorse settimane dal governo.
Rinnovo del contratto scuola e stipendi: illustrata ai sindacati l’integrazione all’Atto di indirizzo
Una nota informativa diffusa dal sindacato Flc-Cgil, in merito all’illustrativa dell’integrazione dell’Atto di indirizzo, sottolinea come il sindacato guidato da Francesco Sinopoli abbia inoltrato delle particolari richieste in merito a quella che sarà la destinazione delle ulteriori risorse stanziate. A questo proposito, si rende noto che la trattativa per il rinnovo contrattuale 2019/2021 proseguirà all’Aran nella giornata di lunedì 27 marzo 2023.
In particolar modo, ci si riferisce all’aumento degli stipendi di tutto il personale, sia il personale docente che quello Ata e al riconoscimento dei diritti dei precari, a cominciare dai tre giorni di permessi retribuiti. Inoltre, Flc-Cgil ha sottolineato l’importanza della valorizzazione dei DSGA e dell’incremento delle tabelle dei compensi orari per lo svolgimento delle attività aggiuntive.
Stipendi scuola, Flc-Cgil: ‘Urge stanziare i fondi per il contratto 2022/24’
Tuttavia, il sindacato di Francesco Sinopoli, in relazione alla questione legata agli stipendi, non ha potuto esimersi dal rimarcare, ancora una volta, la grande differenza retributiva tra il personale scolastico e quello degli altri dipendenti pubblici. Una differenza retributiva che pesa ancora di più se si considera che, nel nostro Paese, il tasso di inflazione sta sfiorando il 12 per cento. Ecco perché è più che mai urgente provvedere già allo stanziamento, da parte del governo Meloni, dei fondi per il rinnovo del contratto relativo al triennio 2022/24. Flc-Cgil, a questo proposito degli stipendi del personale scolastico, sottolinea come l’ultima legge di bilancio abbia previsto solamente un ‘misero compenso una tantum’.