Gite scolastiche
Gite scolastiche

Gite scolastiche, i costi sono in forte aumento e uno studente su tre è costretto a rinunciare visto che le famiglie non sono in grado di sostenere certe spese, visto che devono già combattere contro il ‘caro vita‘. Come se non bastasse, in alcuni casi, subentrano altre problematiche come quelle dei pullman che ‘non si trovano’: le ditte private sono travolte dalle richieste da parte delle scuole e mancano i mezzi disponibili.

Gite scolastiche, costi impossibili per le famiglie: gli studenti restano a casa

L’edizione odierna de ‘Il Gazzettino’ del Friuli Venezia Giulia ha descritto una situazione che si ripete in molte altre zone d’Italia. Dopo la pandemia Covid, naturalmente, è esplosa la voglia di gite scolastiche e, con essa, anche i costi per organizzarle. L’aumento medio va dal 20 al 30 per cento. I motivi di questa escalation nei costi sono da ricondurre principalmente al ‘caro vita’ ma anche alla mancanza di autisti e di mezzi disponibili, vista l’alta richiesta da parte delle scuole.

E i docenti rinunciano: ‘Troppe responsabilità’

Per ragioni economiche, molti studenti sono costretti, loro malgrado, a rimanere a casa. Ma il problema non riguarda solamente le gite scolastiche di più giorni, come quelle delle scuole medie e delle superiori, ma anche le piccole trasferte. A spiegarlo è Mario Bellomo della Cgil Scuola di Pordenone: ‘Sempre più spesso nelle scuole primarie ci si scontra con il limite seguente: i pullmini comunali, infatti, possono caricare a bordo da contratto un solo adulto oltre ai bambini che prendono parte al viaggio d’istruzione. C’è però una norma ben precisa, che parla della necessità di un insegnante ogni 15 alunni che partono per una gita. È una regola legata a criteri base di sorveglianza’.

‘Allora cosa accade? – spiega Bellomo – Spesso il secondo insegnante deve prendere un mezzo privato, ma questa autorizzazione viene (correttamente) negata dai dirigenti scolastici. Quindi l’unica possibilità è quella di far prendere servizio al docente nel luogo deputato della gita scolastica. Quindi a destinazione’. Di fronte a questa situazione, resta il problema del trasferimento del docente sino al luogo di destinazione della visita d’istruzione. ‘Non è un caso che sempre più insegnanti, anche per ragioni di responsabilità e non solo alla primaria, rinuncino del tutto a fare da accompagnatori durante le gite‘.