Auto dei Carabinieri
Auto dei Carabinieri

Continua a far discutere la vicenda riguardante l’aggressione subìta dalla professoressa di inglese Lucia Celotta al liceo classico ‘Plinio Seniore’ di Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli. La docente è stata presa di mira dalla madre di una studentessa, scontenta per i voti troppo bassi. Un folto gruppo di studenti si è ritrovato presso la villa comunale di Castellammare di Stabia per dire ‘no alla violenza nelle scuole’. Un vero e proprio flash mob per la professoressa che, tra l’altro, continua a ribadire di essere stata lasciata sola in tutta questa vicenda. 

Prof Castellammare di Stabia, flash mob degli studenti: ‘Le scuole non sono più sicure’

I carabinieri di Castellammare di Stabia, come riporta l’edizione odierna (domenica 2 aprile) del quotidiano ‘Repubblica’ (edizione di Napoli), hanno aperto una doppia inchiesta sul caso: sono stati ascoltati anche i collaboratori scolastici che erano presenti nel plesso ma che non sarebbero intervenuti. Inoltre, c’è un’indagine interna della direzione scolastica regionale che ha provveduto ad inviare a scuola degli ispettori. Anche la preside dell’istituto, Fortunella Santaniello, era presente al flash mob, nonostante il rapporto con la professoressa vittima dell’aggressione resti piuttosto gelido. 

Il professore di storia dell’arte, Roberto Balzano, ha dichiarato a ‘Repubblica’: ‘Le scuole non sono più sicure soprattutto in realtà complesse come le nostre. E i genitori trattano i loro figli come se dovessero raggiungere sempre delle performance. Questo li sottopone a stress’. Davanti al liceo classico, un gruppo di manifestanti si è ritrovato con il membro del Parlamento Francesco Borrelli. Viene considerato ‘inaccettabile’ il fatto che sia avvenuto un raid criminale in piena regola. ‘Come è stato possibile che nessuno sia intervenuto?‘, questa la domanda che insegnanti e genitori continuano a porsi. Le due inchieste cercheranno di dare una risposta a questo interrogativo.