specializzazione sostegno
specializzazione sostegno

Riconoscimento titoli conseguiti all’estero, il Ministero dell’Istruzione e del Merito sta per pubblicare una nuova ordinanza in cui si procede ad un cambio di rotta per quanto riguarda le disposizioni contenute nell’O.M. N. 112: se in precedenza i docenti inseriti con riserva nelle graduatorie, in attesa di riconoscimento del titolo, non potevano sottoscrivere contratti di supplenza, ora l’amministrazione centrale, anche per effetto della sentenza dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato, sarebbe intenzionata ad aprire le porte a questa soluzione, in attesa del riconoscimento formale del titolo.

Titoli conseguiti all’estero, Amato (M5S): ‘Dal ministro Valditara una soluzione illogica e raffazzonata’

Il Movimento 5 Stelle, attraverso il deputato Gaetano Amato, non ha esitato a criticare il cambiamento che il Ministero dell’Istruzione e del Merito intende operare sui titoli conseguiti all’estero. Una delle obiezioni mosse dal partito guidato da Giuseppe Conte è quella rappresentata dal fatto che i docenti abilitati e specializzati in Italia corrono il rischio di essere scavalcati da colleghi che non si sono ancora visti riconoscere il titolo ottenuto all’estero.

“Ancora una volta – ha dichiarato Gaetano Amato – il ministero guidato da Valditara si appresta a rendere illogica e raffazzonata una soluzione che invece sarebbe di facile attuazione. L’Europa stabilisce che il riconoscimento dei titoli acquisiti all’estero sia soggetto a valutazione formale del ministero che, però, non è in grado di assolvere al proprio compito. E cosi 11.000 docenti, in gran parte di sostegno, verranno inseriti in graduatorie di supplenze, salvo poi, tra 7-8 mesi, essere licenziati se il titolo specifico non dovesse superare la valutazione’. 

‘È vergognoso pensare che debbano pagare ancora gli alunni – ha aggiunto il deputato M5S – e in particolare quelli più fragili e bisognosi di sostegno, che verrebbero affidati a un docente non idoneo solo perché il ministero è incapace ad assolvere al proprio compito valutativo entro l’inizio del prossimo anno scolastico. E che dire del fatto che i docenti abilitati e specializzati in Italia rischiano di essere scavalcati da chi ha titoli ancora non riconosciuti? Se l’attuale macchina amministrativa non è in grado di soddisfare la necessità, si assuma il personale necessario all’espletamento del compito che l’Europa ci affida e aboliamo immediatamente il numero chiuso all’università, visto che la scuola italiana ha urgente bisogno di docenti specializzati per le disabilità. Ma soprattutto: cosa aspetta Valditara a sbloccare il bando di concorso per abilitarsi in Italia fermo da tre anni? Non si pone il problema che in tutto questo caos saranno penalizzati ancora una volta gli alunni con disabilità e di conseguenza le loro famiglie?’.