Nelle ultime settimane si è parlato tanto di gite scolastiche: da più parti si è sottolineato come molto spesso gli studenti non riescono a prendervi parte per i costi a volte troppo eccessivi che le famiglie dovrebbero sostenere. Il Ministro Valditara ha già mostrato il suo impegno in questa direzione, annunciando un’azione economica mirata al coinvolgimento di quanti più studenti possibili nei viaggi di istruzione. Ma è solo questo il problema? Non si dovrebbero incentivare anche i docenti accompagnatori? Nel CCNL non dovrebbero essere definiti alcuni aspetti importanti che possano sia tutelare che stimolare gli insegnanti?
Per la Confcommercio è importante incentivare i docenti accompagnatori durante le gite scolastiche
Come sappiamo, un comunicato ufficiale del Ministro dell’Istruzione e del Merito diffuso ieri, 3 aprile, ha reso noto lo stanziamento di 50 milioni di euro da distribuire alle scuole per permettere al più ampio numero possibile di alunni la partecipazione ai viaggi d’istruzione e alle visite didattiche per il prossimo anno scolastico 2023/24. Tuttavia questo non basta: occorre incentivare anche i docenti, che su base volontaria decidono di accompagnare i propri studenti durante le gite scolastiche.
È di quest’opinione anche Franco Gattinoni, presidente della Federazione Turismo Organizzato di Confcommercio. In una nota sulla pagina Facebook di FTO, infatti, ha affermato: “Siamo lieti che il Ministero dell’Istruzione abbia prontamente raccolto il nostro allarme sui rincari delle gite scolastiche e abbia sposato la linea del sostegno alle famiglie meno abbienti. Naturalmente lo stanziamento di 50 milioni di euro in favore delle scuole non può risolvere i problemi strutturali che abbiamo indicato, ma è un primo segno tangibile di attenzione”. “Ribadiamo quanto sia importante incentivare anche gli insegnanti che si prendono oggi una grande responsabilità nell’accompagnare i ragazzi nei viaggi di istruzione – ha proseguito Gattinoni.
I docenti accompagnatori dovrebbero essere tutelati e pagati per le ore di lavoro in più prestate
Per fare questo, occorre che nel CCNL si approfondiscano alcuni aspetti legati alla questione, che nello stesso tempo tutelino i docenti accompagnatori e riconoscano il lavoro extra effettuato. Se un insegnante svolge più ore di servizio rispetto a quelle previste, è giusto che venga pagato al pari di qualsiasi altro lavoratore: nel caso delle gite scolastiche, delle uscite didattiche, dei viaggi di istruzione ciò però non accade, e non solo i docenti devono caricarsi di grandi responsabilità, ma lo devono fare volontariamente e anche senza nessun compenso. Alla luce di questa situazione, gli insegnanti accettano di accompagnare i propri alunni solo per la grande passione che nutrono per la propria professione.