Stipendi
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Anche nel mese di aprile dagli stipendi NoiPA mancherà l’assegno accessorio previsto dalla legge di bilancio per tutto il 2023, a partire dal mese di gennaio. NoiPA non l’ha ancora erogato perché non è stato autorizzato dalla Ragioneria dello Stato. C’è una difformità di interpretazione sulla natura dell’assegno: fa parte dell’elemento fisso della retribuzione oppure dovrebbe essere erogato a parte? Se prima non si scioglie il dubbio, non sarà dato il via la pagamento. Naturalmente, poi, saranno pagati gli arretrati. Ma in che modo questo ‘bonus’ potrebbe danneggiare alcuni?

Assegno una tantum 1,5%: a chi potrebbe diminuire lo stipendio?

Le tabelle con gli aumenti derivanti dall’assegno accessorio dell’1,5% sono già state pubblicate all’inizio di questo anno. Ma secondo alcuni calcoli, in certi casi aumentando gli importi con questo emolumento lo stipendio potrebbe diminuire. Perché e in che modo? L’assegno accessorio corrisponde all1,5% della retribuzione lorda dei dipendenti pubblici. Ma coloro che hanno un imponibile previdenziale mensile lordo fino a 2.692 euro, hanno anche diritto al taglio del cuneo fiscale del 2% sui contributi previdenziali, per tutto l’anno 2023.

Nei casi in cui l’aumento di stipendio del 1,5% porterebbe lo stipendio a sforare il limite di 2.692 euro, si perderebbe il diritto al taglio del cuneo fiscale del 2%. Per cui, ci si troverebbe a barattare uno 2% di ‘sconto’ con un 1,5%, con la perdita di un vantaggio dello 0,5%. I dipendenti a rischio sono coloro che hanno un imponibile previdenziale compreso fra i 2692 euro e i 2653 euro. Invece, tutti coloro che hanno un imponibile previdenziale inferiore a 2.653 euro, troverebbero un effettivo aumento del netto dell’importo mensile. Che dire dei mesi precedenti, di cui si attendono gli arretrati?

Nessun taglio sugli arretrati

Il rimborso previdenziale non dà diritto a conguagli a debito o a credito, per cui non saranno calcolati i debiti per i mesi precedenti. Proprio per questo motivo, tutti coloro che rientrano nella fascia tra i 2692 euro e i 2653 euro dovranno sperare che il pagamento dell’assegno accessorio avvenga il più tardi possibile, così da perdere il meno possibile. Una situazione paradossale, che per fortuna dovrebbe coinvolgere solo una minoranza dei dipendenti pubblici.