Sede del Ministero dell'Istruzione
Sede del Ministero dell'Istruzione

Abilitazioni conseguite all’estero, nuovo importante confronto tra il Ministero dell’Istruzione e del Merito e i sindacati sulla delicata questione riguardante le abilitazioni e le specializzazioni su sostegno conseguite all’estero. Se nei giorni precedenti l’amministrazione centrale aveva manifestato l’intenzione di modificare quanto disposto dall’O.M. N. 112 del 6 maggio 2022 e, quindi, concedere la possibilità, per i docenti che hanno conseguito un’abilitazione all’estero, di poter ricevere incarichi di supplenza, ora c’è da registrare un inatteso dietrofront. Infatti, il Ministero dell’Istruzione ha informato i sindacati di non voler più procedere in questa direzione: la questione sarà affrontata a livello normativo.

Abilitazioni e specializzazioni sostegno conseguite all’estero: nuovo cambio di direzione del Ministero

Il Ministero dell’Istruzione, infatti, secondo quanto riporta una nota informativa diffusa dal sindacato Anief, avrebbe intenzione di collocare in coda i docenti abilitati all’estero e in attesa del riconoscimento del proprio titolo. Tale posizione permetterà loro di poter sottoscrivere dei contratti a tempo determinato ma non consentirà di poter ottenere il ruolo: all’atto del riconoscimento del titolo, il docente potrà partecipare alla procedura di stabilizzazione dalle Graduatorie Provinciali per le Supplenze, con priorità nell’assunzione in occasione delle operazioni dell’anno scolastico successivo. Giova sottolineare, inoltre, come non sia ancora chiaro se il collocamento in coda si debba riferire alla prima o addirittura alla seconda fascia delle GPS.

Anief: ‘Decisione MIM che lascerà tutti scontenti’

Il presidente nazionale Anief, Marcello Pacifico, ha così commentato: ‘Siamo stupiti che si torni a parlare di inserimenti in coda come possibili soluzioni. Evidentemente qualcuno ha dimenticato che la Corte Costituzionale le ha già bocciate nel 2011. Questa decisione avrà il merito di lasciare tutti scontenti. Gli abilitati all’estero, che si vedranno costretti in coda ed esclusi dalla procedura di stabilizzazione, i docenti specializzati perché saranno comunque scavalcati da chi attende il riconoscimento’. 

Marcello Pacifico parla di ‘finta soluzione’

Pacifico ha sottolineato come si tratti una ‘finta soluzione, tanto più che non c’è alcuna soluzione agli altri temi decisivi per dare una risposta anche a tutti quei docenti che vogliono conseguire la specializzazione in Italia attivando almeno 50mila posti per il prossimo ciclo TFA. Se vogliamo davvero tutelare il diritto all’inclusione degli alunni con disabilità dobbiamo far sì che sia la regola, e non l’eccezione, che possano contare su docenti specializzati‘.