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Benché l’obiettivo del Governo rimanga sempre l’introduzione di Quota 41 per tutti entro la fine della legislatura, al momento sembrerebbe non esserci spazio per questa misura all’interno della Riforma pensioni 2024 a causa di una scarsità di risorse economiche. Dopo l’approvazione del Def, il Documento di economia e finanza, pare infatti che la prossima legge di bilancio sarà di soli quattro miliardi. Pertanto, è difficile pensare ad una Riforma delle pensioni a 360 gradi.

Riforma pensioni 2024 al bivio

A causa della scarsità di risorse a disposizione per trovare un accordo con i sindacati, la Riforma pensioni 2024 sembrerebbe essere arrivata ad un bivio. Da un lato infatti, si è iniziato ormai da tempo a parlare di una proroga di 12 mesi dell’attuale Quota 103. Dall’altro, invece, il Governo parrebbe essere intenzionato a muoversi comunque verso una maggiore flessibilità in uscita. Sicuramente è da escludersi l’introduzione di Quota 41 a prescindere dall’età poiché arriverebbe a costare per le casse dello Stato tra i 2 e i 4 miliardi di euro.

Proroga di Quota 103 o flessibilità in uscita?

Secondo quanto emerso durante l’approvazione del Def, al momento sembrerebbero non esserci fondi a sufficienza per qualsiasi forma di intervento nel settore pensionistico. “È notizia di oggi che non ci sarebbero i soldi per la Riforma delle pensioni promessa dal centrodestra in campagna elettorale. Questo vuol dire anche che il Governo non farà nulla su Opzione donna, che invece va ripristinata”. Ha commentato su Facebook Chiara Appendino del Movimento 5 Stelle. Mentre il leader della Uil, Pierpaolo Bombardieri, a Radio Anch’io ha sottolineato come il confronto con il Governo sulle pensioni si sia aperto e chiuso nell’arco di pochissimi incontri.

Al momento, quindi, non sarebbe chiaro quali sarebbero le intenzioni del Governo per la Riforma delle pensioni. Resta sicuramente aperta la strada della proroga di Quota 103 che non escluderebbe, tuttavia, una maggiore flessibilità in uscita grazie a misure già in vigore come l’Ape sociale che dovrebbe essere ampliata al fine di garantire l’accesso alla pensione ad una più vasta platea di lavoratori gravosi. Rimane invece ancora incerto il futuro di Opzione donna, anche se si starebbe già pensando ad un parziale allentamento dei requisiti attuali con anticipi fino a 2 o 3 anni per ogni figlio.