Supplenze sostegno da Graduatorie Provinciali per l’anno scolastico 2023/24, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha provveduto a pubblicare il decreto riguardante l’inserimento negli elenchi aggiuntivi della prima fascia per chi consegue un titolo abilitante e/o una specializzazione sul sostegno entro il prossimo 30 giugno. A questo proposito, sta sollevando polemiche il fatto che nel testo del decreto, rispetto alla precedente bozza, sia sparita una dicitura riguardante la partecipazione degli aspiranti che hanno conseguito un titolo all’estero alla procedura dell’assegnazione delle supplenze.
Docenti specializzati sul sostegno in Italia, lettera ai sindacati: ‘Come mai è sparita quella dicitura?’
I docenti specializzati sul sostegno in Italia hanno provveduto a scrivere una lettera ai sindacati in merito a una dicitura che era presente nella bozza del decreto degli elenchi aggiuntivi I fascia GPS ma che poi è scomparsa in occasione della pubblicazione del decreto. La dicitura è quella che si riferisce al comma 4 dell’articolo 7 dell’Ordinanza Ministeriale N. 112/2022 ovvero: ‘Come previsto dall’articolo 7, comma 4, lettera e), dell’OM 112/2022, l’inserimento con riserva non consente l’individuazione in qualità di avente titolo alla stipula di contratto’.
La scomparsa di tale dicitura ha sollevato la protesta dei docenti specializzati su sostegno in Italia che, nella lettera, rivolgendosi ai sindacati, chiedono: ‘Come mai è scomparsa questa dicitura? Ciò significherebbe che coloro che si trovano negli elenchi aggiuntivi in possesso di titolo all’estero verrebbero equiparati a coloro che hanno conseguito il titolo in Italia. La descrizione normativa appare ambigua e lascia spazio a dubbi interpretativi’.
Nella lettera, viene precisato che, secondo quanto emerso dall’ultimo incontro tra il Ministero e i sindacati, i docenti che avevano conseguito l’abilitazione sulla materia o la specializzazione sul sostegno all’estero avrebbero dovuto essere inseriti in fondo alle graduatorie. Invece, sottolineano i docenti specializzati in Italia, si scopre il loro possibile inserimento negli elenchi aggiuntivi insieme a coloro che conseguiranno il titolo in Italia. Si ritiene che non sia giusto che chi ha un titolo riconosciuto e valido debba competere per una supplenza con chi è in possesso di titolo non legittimato.
Il sospetto dei docenti specializzati in Italia è che il Ministero dell’Istruzione intenda, successivamente, effettuare un riconoscimento massivo dei titoli. Per questo motivo, si chiede alle organizzazioni sindacali di supervisionare la normativa che scaturirà dal testo definitivo del decreto imminente, ribadendo la necessità del richiamo esplicito dell’art. 7 del decreto ministeriale 112/2022 che non consente la stipula di contratti a tempo determinato con le istituzioni scolastiche a coloro che non hanno ottenuto il riconoscimento del titolo. Viene chiesto, inoltre, ai sindacati di prestare la massima attenzione sulle modalità operative di riconoscimento dei titoli conseguiti all’estero. Qui di seguito, riportiamo il link al testo integrale della lettera inviata dai docenti specializzati sul sostegno in Italia ai sindacati.