Specializzazioni sostegno conseguiti all’estero, il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio (sezione IV) ha depositato lo scorso 11 aprile 2023 ben 16 sentenze riguardanti i titoli conseguiti in altri Paesi europei: le sentenze, di fatto, condannano il Ministero dell’Istruzione e del Merito per silenzio inadempimento: il dicastero di Viale Trastevere, infatti, non può più esimersi dalla applicazione dei principi posti dalle pronunce della Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato (sentenze del 29 dicembre 2022) anche con riferimento a titoli conseguiti in altri paesi, richiamate espressamente in tutte le sentenze, proprio con riferimento ai titoli di specializzazione sul sostegno conseguiti in Romania.
Specializzazioni sostegno conseguite all’estero, Ministero condannato: ben 16 sentenze del TAR Lazio
I ricorsi accolti dalla quarta sezione del TAR del Lazio sono stati presentati dall’Avvocato Maurizio Danza, Professore di Diritto dell’Unione Europea Università Teseo. In particolar modo, i ricorsi chiedevano il riconoscimento del titolo di specializzazione sul sostegno (conseguito in Romania) finalizzato all’insegnamento delle classi di concorso ADMM e ADSS. Nelle sentenze vengono richiamati i princìpi stabiliti dall’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato, in merito al riconoscimento dei titoli di formazione professionale relativi al ciclo di studi post-secondari acquisiti in Romania, i cui princìpi rivelano positiva sovrapponibilità rispetto ai titoli conseguiti in qualsiasi Stato membro dell’Unione Europea.
Nelle sentenze, poi, ci si riferisce all’obbligo del Ministero dell’Istruzione e del Merito ‘di esaminare le istanze di riconoscimento del titolo formativo conseguito all’estero, tenendo conto dell’intero compendio di competenze, conoscenze e capacità acquisite, e verificando che la durata complessiva, il livello e la qualità delle formazioni a tempo parziale non siano inferiori a quelli delle formazioni continue a tempo pieno’, oltre che ‘valutare l’equipollenza dell’attestato di formazione, disponendo, se del caso, opportune e proporzionate misure compensative ai sensi dell’art. 14 sopra richiamato della Direttiva 2005/36/CE’. Riportiamo qui di seguito i dettagli delle sentenze, riportati dall’Avvocato Maurizio Danza, con tutte le motivazioni del TAR Lazio per quanto riguarda l’accoglimento dei ricorsi.