Retribuzione professionale docenti, come è noto, la voce stipendiale accessoria allo stipendio base non è prevista per i docenti precari che svolgono supplenze brevi e saltuarie. Il Ministero dell’Istruzione e del Merito, infatti, provvede a corrispondere la retribuzione professionale docenti (RPD) ai soli docenti di ruolo e ai docenti con incarico annuale (30 giugno o 31 agosto). Più volte è stato sottolineato come si tratti di un’altra ingiusta discriminazione operata nei confronti degli insegnanti precari. Non a caso, vari Tribunali d’Italia continuano ad accogliere ricorsi e ad emettere sentenze a favore del riconoscimento di tale diritto.
Stipendi docenti precari, liquidati quasi 4mila euro a un’insegnante
Lo Studio Legale dell’Avvocato Gianluigi Giannuzzi Cardone di Bari rende noto che, grazie all’incessante lavoro delle segreterie scolastiche, proseguono le liquidazioni delle sentenze che il medesimo Studio Legale è riuscito ad ottenere in favore dei docenti precari ai fini del riconoscimento della RPD, ovvero della retribuzione professionale docenti. È stata resa nota, infatti, la notizia riguardante una docente che ha ricevuto la liquidazione di un importo pari a 3.654,82 euro, spettanti a titolo di retribuzione professionale docenti.
Lo Studio Legale Giannuzzi Cardone ricorda, a questo proposito, che questa voce stipendiale accessoria al salario base e conosciuta con l’acronimo RPD, ammonta a 174,50 euro mensili ed è ingiustamente negata dal Ministero dell’Istruzione e del Merito a coloro che svolgono supplenze brevi e saltuarie. Ricordiamo, inoltre, che lo stesso diritto vale anche per il personale ATA per il cosiddetto CIA ovvero per il compenso individuale accessorio.