Giorgia Meloni, Presidente del Consiglio
Giorgia Meloni

All’interno della bozza del nuovo Decreto Lavoro, un decreto legge di oltre quaranta di articoli che sarà approvato durante le prossime riunioni del Consiglio dei Ministri, sono contenute delle importanti novità che riguardano diversi aspetti del mondo lavorativo, comprese quelle relative al capitolo pensioni.

Bozza Decreto Lavoro: le novità sulle pensioni

Sono diversi i temi affrontati all’interno della bozza del Decreto Lavoro: dal Reddito di cittadinanza ai contratti a termine, dalle assunzioni agevolate degli under 30 alle pensioni. In particolare, per quanto riguarda i meccanismi di prepensionamento, non sarebbe presente all’interno del testo il tanto atteso allentamento dei requisiti per l’accesso ad Opzione donna.

Al contrario, vi sarebbero alcune novità che riguardano i lavoratori precoci, cioè coloro che hanno 12 mesi di contributi versati prima del compimento dei 19 anni di età. Per questa categoria, infatti, già a partire dal 2023 saranno disponibili tre finestre d’uscita per il pensionamento anticipato, anziché le due attuali, in corrispondenza di quelle previste per l’Ape sociale. Vale a dire quindi il 31 marzo, il 15 luglio e il 30 novembre. Il testo correggerebbe inoltre il meccanismo che regola le ricongiunzioni, modificando il tasso di rendimento annuo previsto sui contributi.

La proroga dei contratti di espansione

Sempre in tema di previdenza la bozza prevedrebbe anche l’allungamento fino al 2025 dei contratti di espansione alle condizioni attuali, che permettono di lasciare il lavoro con un anticipo fino a 5 anni dalla prima finestra utile per uscire con la pensione di vecchiaia o con l’anticipata. Purché si abbia maturato il requisito contributivo minimo e si sia raggiunto un accordo aziendale tra impresa e sindacati.